Ryanair, oltre i 130 milioni di passeggeri nel 2017

lunedì 21 maggio 2018


Una compagnia in salute. Una low cost in costante crescita. Sono oltre 130 milioni i passeggeri nel 2017. Ryanair può vantare profitti in crescita del 10 per cento, nonostante il caro carburante e le tariffe in calo del 3 per cento. È riuscita a superare indenne la fase negativa delle cancellazioni dei voli. Nell’anno fiscale 2017-2018, i passeggeri crescono del 9 per cento. La media di un biglietto Ryanair equivale a 39,4 euro per passeggero. Nei primi cinque mesi dell’anno, le entrate salgono dell’8 per cento su base annua a 7,15 miliardi di euro. L’utile per azione sale a 1,20 euro rispetto all’1,05 euro del 2017. Le entrate accessorie sono aumentate del 13 per cento. È la voce che si riferisce all’imbarco accelerato, al noleggio dell’auto, all’assegnazione di un preciso posto al viaggiatore. I mercati in crescita dell’azienda sono tre: Italia, Germania e Spagna.

L’amministratore delegato di Ryanair Michael O’Leary sottolinea un aspetto che ritiene decisivo. “I conti dell’azienda – afferma – vanno bene nonostante la cancellazione di migliaia di voli”. Si tratta, tuttavia, di numeri importanti: 2mila cancellazioni a settembre e 18mila tra novembre e marzo di quest’anno. Per O’Leary, “è stato assorbito anche l’aumento dei prezzi del carburante”. In realtà, gli effetti del caro carburante saranno visibili sui conti del 2019, quando l’utile netto non dovrebbe superare 1,35 miliardi. La spesa per kerosene di Ryanair dovrebbe crescere di 400 milioni di euro. Addirittura, per il prossimo anno, la low coast prevede di aumentare il traffico del 7 per cento. Vale a dire: 139 milioni di passeggeri.

 


di Ugo Elfer