Tassazione del valore o del reddito?

martedì 24 luglio 2018


La dittatura del relativismo ha avuto, a succederle, la dittatura del pensiero unico. Ormai molti organi informativi cantano lo stesso ritornello; diffondono, per esempio, l’idea che la proprietà immobiliare sia una proprietà statica, che viva di rendita, come vuole la teorizzazione marxista. Noi, invece, constatiamo come la proprietà, tanto più in questo momento, non sia mai acquisita, ma vada riconquistata giorno per giorno, come si dice della libertà. Lo constatiamo sulla nostra pelle, perché ciascuno di noi avverte sulla propria pelle la tassazione. Ebbene, il pensiero unico vuole la tassazione del valore anziché dei redditi. Confedilizia ha organizzato a Firenze un convegno per celebrare l’anniversario del varo in Italia dell’imposta reddituale.

Lo Stato liberale è sempre ricorso a un’imposizione fiscale di carattere reddituale, proprio facendo riferimento a quel concetto che è consacrato nella Costituzione della Repubblica tedesca e che non è invece consacrato nella Costituzione della Repubblica Italiana. Il principio per cui un bene non può essere tassato oltre il reddito che produce, non è stato introdotto nella nostra Costituzione, lasciando una breccia attraverso cui passano tutte le peggiori offese alla proprietà. Noi lo sappiamo da un punto di vista pratico e i teorici lo sanno da un punto di vista generale: invocare una tassazione sul valore è auspicare sempre una tassazione complessivamente espropriativa, perché non rispetta il limite di tassazione del reddito che il bene produce. Diversamente da quel che avviene in Germania (la cui economia non a caso è più solida) abbiamo un’espropriazione surrettizia.

Il vero nemico, oggi, della proprietà è l’espropriazione surrettizia, attraverso queste forme di tassazione che vengono insinuate da teorie che sono fortemente progressiste e fintamente scientifiche, ma che in realtà sono solo teorizzazioni politiche di una volontà espropriativa che sottostà a questo pensiero unico dominante. Sono interessi di carattere internazionale contro la proprietà immobiliare e i diritti immobiliari, e a favore degli investimenti finanziari, perché tutti gli organismi internazionali, che hanno tutti la stessa cultura, ossia quella burocratica e latamente marxista, sono adagiati su questo tipo di tassazione che invocano reiteratamente.

@SforzaFogliani

(*) Presidente Centro studi di Confedilizia


di Corrado Sforza Fogliani (*)