Wall Street record

Una corsa senza fine: Wall Street continua a salire e aggiorna i suoi massimi storici spinta dall’ottimismo sull’accordo commerciale fra Stati Uniti e Messico.

I listini americani marciano di record in record mentre si avvicina l’anniversario dei dieci anni dal crollo di Lehman Brothers: una volata che in pochi si attendevano e che, per il momento, non sembra intravedere una fine grazie anche a una sostenuta crescita economica. Lo S&P 500 supera per la prima volta i 2900 punti, il Nasdaq viaggia sugli 8mila punti mentre il Dow Jones rivede quota 26mila punti: traguardi raggiunti con la svolta fra Washington e Citta’ del Messico. Dopo mesi di attacchi e trattative che sembravano più volte sul punto di naufragare, Stati Uniti e Messico hanno raggiunto un accordo commerciale che, al momento, taglia fuori il Canada. L’intesa però stempera i timori di una guerra commerciale e lascia ben sperare per la ben più difficile partita fra Washington e Pechino. I contatti sono stati riavviati anche se per ora nessuna soluzione si intravede all’orizzonte. Ad alimentare l’ottimismo a Wall Street è anche il fatto che il rally si sta allargando ad altri settori al di là di quello tecnologico, che finora ha fatto la parte del leone con le cosiddette Faang, Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google. Se Facebook e Google procedono deboli nel corso della seduta appesantite dalle critiche di Donald Trump su social media “politicizzati”, Apple e Amazon continuano la loro volata e salgono a nuovi record.

L’attenzione però è ora tutta sulla prossima fase della corsa di Wall Street: anche se al momento non ci sono indicazioni di bruschi stop in vista, le preoccupazioni restano. L’accordo commerciale con il Messico è una svolta ma restano ancora importanti partite aperte, quali quella con l’Unione Europea e la Cina. C’è poi la Fed e la sua politica monetaria: un aumento dei tassi di interesse è dato per scontato alla prossima riunione di settembre, ma non è chiaro se ci sarà una nuova stretta, la quarta del 2018, in dicembre. A questo si aggiungono i possibili problemi legali di Trump che, pur non avendo avuto finora in effetto, rischiano di creare non pochi grattacapi agli investitori ai quali l’incertezza proprio non piace.

Aggiornato il 29 agosto 2018 alle ore 15:07