Commerzbank-Deutsche Bank, governo apre a fusione

Una fusione tra i due colossi del credito in Germania, Commerzbank e Deutsche Bank, è una possibilità che oggi trova più sostenitori che in passato: secondo Spiegel Online il governo, e in particolare il ministro tedesco delle finanze, Olaf Scholz, può immaginare una fusione tra i due istituti e la stessa cosa viene sostenuta da fonti vicine alla dirigenza delle due banche, sostiene Der Spiegel. Ma se i fautori della fusione in Commerzbank hanno fretta, in Deutsche Bank si tende a prendere tempo.

“Per Zielke sarebbe meglio oggi che domani”, fa sapere un insider a Spiegel, a proposito delle intenzioni del Ceo di Commerzbank, Martin Zielke. Per Christian Sewing, numero uno di Deutsche Bank, invece non se ne parlerebbe prima di 18 mesi, il tempo necessario a portare a regime l’integrazione con Postbank e terminare il programma di taglio dei costi annunciato qualche mese fa.

Deutsche Bank, che primeggiava sulla scena mondiale fino al 2008, è descritta da Spiegel come “un’ombra della grandezza di allora e non solo a causa della crisi finanziaria” ma anche per la “cattiva gestione” degli ultimi anni che ha fatto fuggire i grandi investitori. Commerzbank invece ha ridotto di molto le sue capacità dopo il 2008 e a fine settembre dovrà uscire dal Dax, l’indice della borsa tedesca. Di fronte al declino di due banche di grande tradizione la fusione è considerata tutt’altro che salvifica, secondo l’impietoso giudizio di Spiegel, che titola: “Sarebbe un matrimonio dettato dalla paura davanti alla morte”.

La gravità della situazione preoccupa anche la politica tedesca, e soprattutto il ministro delle finanze Olaf Scholz, che in un convegno a Francoforte, ha sostenuto che è un problema per l’intera economia tedesca che banche enormi “non abbiano la grandezza necessaria per seguire le imprese” e ha quindi promesso aiuto. Che questo aiuto significhi un sostegno alla fusione?

Aggiornato il 12 settembre 2018 alle ore 16:08