Ferrari: utile netto cresce del 105 per cento

La Ferrari archivia anche il terzo trimestre e prevede di chiudere “un altro grande anno”. I conti approvati dal consiglio di amministrazione, riunito a Maranello sotto la presidenza di John Elkann, sono tutti in crescita con l’utile che balza del 105 per cento grazie all’accordo con l’Agenzia delle Entrate sul Patent Box: in aumento del 10,6% le consegne (2.262), ricavi a 838 milioni (+0,3%) e incremento del 4,7% del margine operativo. Gli analisti si aspettavano però risultati ancora migliori e a Piazza Affari il titolo va subito giù con un calo a fine giornata dell’1%. I conti consentono di confermare gli obiettivi indicati per il 2018: oltre 9mila consegne, ricavi netti maggiori di 3,4 miliardi di euro, ebitda adjusted maggiore o uguale a 1,1 miliardi, indebitamento industriale netto inferiore a 350 milioni.

“Questo trimestre è stato particolarmente solido, in linea con le nostre attese. Siamo sulla strada giusta per raggiungere tutti i target 2018”, afferma l’amministratore delegato Louis Camilleri che, durante la conference call con gli analisti, ricorda i “due importanti lanci di modelli previsti nella prima metà del 2019; abbiamo un portafoglio ordini importante in tutte le regioni e per tutti i modelli. Questo ci fa guardare al futuro positivamente”, spiega. Per quanto riguarda i modelli Icona, le Ferrari Monza Sp1 e Sp2, il manager dice che è troppo presto per vedere gli effetti sulle vendite. Ne arriveranno altri, assicura, ma non indica ancora i tempi. Quanto alla Ferrari Portofino, “permette di attrarre nuovi clienti che poi sono diventati fedeli al brand”.

Camilleri affronta anche il capitolo Formula 1: “Con Liberty ci sono stati progressi sulla parte tecnica mentre sulla parte economica non ci sono novità”, spiega a proposito della trattativa con la società che detiene i diritti della F1 e assicura che il Cavallino Rampante “dopo un anno sfortunato, comunque il migliore dal 2008, farà di tutto per vincere nel 2019”. All’incremento delle consegne della casa di Maranello nel trimestre hanno contribuito tutte le regioni: l’Emea ha registrato un aumento dell’11,3%, le Americhe del 4,6%, Cina, Hong Kong e Taiwan, su base aggregata, sono cresciuti del 6,6% e il resto dell’Apac del 27,5%. Sui ricavi da motori pesa il calo delle vendite a Maserati, mentre crescono quelli da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio.

Aggiornato il 06 novembre 2018 alle ore 11:10