Manovra, arriva la bocciatura dell’Unione europea

La bocciatura ora è ufficiale. La manovra italiana non è stata accettata dall’Ue. Lo ha stabilito la Commissione europea, rigettando il documento programmatico di Bilancio del governo italiano per il 2019. Il documento prevede “un non rispetto particolarmente grave delle regole di bilancio, in particolare delle raccomandazioni dell’Ecofin dello scorso 13 luglio”. L’aspetto più importante della bocciatura, già stato avanzato a fine ottobre, riguarda il presunto peggioramento del saldo strutturale per il 2019 dello 0,8 per cento del Pil, mentre la Ue ha raccomandato di migliorarlo dello 0,6 per cento. Il governo europeo ha anche adottato il rapporto sul debito, quello che si riferisce all’articolo 126 del Trattato Ue, inaugurando, di fatto, una procedura per deficit eccessivo. Entro qualche settimana, comunque prima della fine dell’anno, prenderà il via l’iter.

Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, il M5s non intende modificare la manovra. I pentastellati ritengono sufficiente fornire una puntuale spiegazione degli obiettivi e dei parametri contenuti nella legge di Bilancio. Dovrebbe essere il premier Giuseppe Conte in persona ad esporre i dettagli al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Conte ritiene di essere “convinto della manovra e della solidità del nostro impianto economico”.

Sulla bocciatura della manovra da parte dell’Ue è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini. “Ho sempre detto che – ha dichiarato – fatti salvi i principi guida su pensioni, reddito, lavoro, partite Iva, se si vuole mettere in manovra di più sugli investimenti io sono disponibile a ragionare con tutti”. Secondo il ministro dell’Interno, “il debito è aumentato di 300 miliardi di euro in cinque anni, in base a manovre a cui qualcuno batteva le mani. Se il Paese non cresce il debito sale, se il Paese cresce il debito scende. Sono assolutamente disponibile a confrontarmi con Juncker, Moscovici o chiunque”. La conclusione del leader leghista è ironica: “È arrivata la lettera Ue? Aspettavo anche quella di Babbo Natale”.

Aggiornato il 21 novembre 2018 alle ore 12:59