Natale parsimonioso: 170 euro di spesa a testa

“Il Natale 2018 sarà un Natale all’insegna della prudenza”. Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli sintetizza la foto scattata dallo studio sui consumi di dicembre e le previsioni di spesa per Natale stimate in 170 euro a testa. Dallo studio emerge che il 70,0% degli Italiani prevede “un Natale molto dimesso”, ma comunque 86,3% effettuerà regali. “È un trend che è ormai stabile da 5 anni, punto più punto meno” ha spiegato il direttore dell’ufficio studi di Confcommercio Mariano Bella, che aggiunge “purtroppo indietro non si torna”.

Difficile tornare al Natale del 2009 quando erano solo il 33,7% a prevederlo “dimesso” e il 91,0% si dava allo shopping festivo. Oggi, con il rallentamento della modesta crescita archiviata nel 2017, Confcommercio stima un’ulteriore contrazione dei consumi per Natale (-2,4%) per una spesa complessiva a famiglia di 1.401 euro rispetto a 1.436 dello scorso anno. Secondo i dati di Confcommercio, gli italiani (salariati e pensionati) riceveranno in tredicesima 59,1 miliardi lordi, che depurati dall’Irpef scendono a 42,1 miliardi e ancora depurati da Ici, Imu, Tasi, tasse auto e Canone Rai (tasse che si pagano a dicembre) scendono a 35,0 miliardi. A questo punto i salariati si sono fatti più prudenti, e una parte della tredicesima (8,4 miliardi) viene messa nel salvadanaio dei risparmi (nel 2017 erano 7,7 miliardi). Nonostante la prudenza dei consumatori, dicembre resta comunque il mese più importante per le vendite e i consumi. in questo periodo si realizza il 10% del totale delle vendite che quest’anno potrebbero valere circa 100 miliardi.

Anche per Confesercenti (l’altra grande organizzazione delle imprese del commercio), questo Natale sarà “poco dinamico” prevedendo “per i piccoli negozi una flessione del 2% delle vendite” nel 2018. A salvare i piccoli negozi di Confesercenti arriva un accordo con Google per incrementare le vendite in sinergia con internet. Con una corretta formazione e un utilizzo efficace degli strumenti digitali, “i piccoli negozi possono recuperare grazie a internet 1,5 miliardi di euro di vendite in tre anni” stima l’ufficio economico di Confesercenti. Proprio prima del Natale, cioè da domani “oltre 20mila imprenditori iscriveranno la propria impresa al servizio Google My Business. L’obiettivo - spiega Confesercenti - è far dialogare meglio le due reti, il web e quella dei negozi. L’iscrizione al progetto contribuirà alla visibilità online dei negozi tradizionali, segnalandone la posizione sulle mappe digitali”

Aggiornato il 13 dicembre 2018 alle ore 12:36