Rilanciare la coltura della barbabietola italiana

venerdì 8 febbraio 2019


Il comparto della coltivazione della barbabietola da zucchero è sempre più in crisi e gran parte della produzione nazionale è ad appannaggio di poche industrie del Nord Europa, in particolare di Francia e Germania, con il pericolo, per l’Italia, di diventare uno dei pochissimi casi al mondo di un grande consumatore di zucchero senza alcuna produzione nazionale. Parimenti, l’industria dolciaria italiana, una delle più importanti a livello europeo, risente della crisi del settore per la mancanza di zucchero “made in Italy”.

In passato il settore risultava fiorente ed erano sorte cooperative agricole con il fine di gestire tutte le fasi della produzione dalla semina al raccolto oltre a fabbriche importanti con molti addetti impegnati nella filiera. Ora invece sono molteplici le problematiche che riguardano il comparto che avrebbe assoluta necessità di investimenti consistenti e di interventi mirati a favore degli agricoltori affinché gli stessi siano in grado di far decollare nuovamente la coltura della barbabietola.

Alla luce di quanto esposto, in qualità di consigliere nazionale dell’Anci, ho sollecitato l’associazione stessa perché si facesse portavoce presso il ministero preposto e l’assessorato regionale competente al fine di un intervento immediato che consenta di rilanciare il settore legato alla coltivazione della barbabietola da zucchero, coltura fondamentale per il territorio. È necessario un intervento decisivo da parte del Governo che dia la possibilità agli agricoltori di riavviare l’importante ciclo produttivo bieticolo e che preveda aiuti ed agevolazioni, creando le condizioni per affrontare investimenti per rilanciare tale attività. Ruolo importante e determinante lo riveste anche la Comunità europea, che più volte ha penalizzato l’Italia a favore di altri Stati dell’Unione, ma che dovrebbe invece intervenire per permettere la ripresa produttiva di questa coltura nel nostro Paese.


di Fabio Callori