Blue Sea Land e il protagonismo del Comune di Mazara del Vallo

Torna al centro dell’informazione internazionale il progetto del comune di Mazara del Vallo con l’organizzazione dell’edizione di Blue Sea Land: l’Expo dei Cluster del Mediterraneo, Africa e Medioriente promosso dal Distretto della Pesca e Crescita Blu, in collaborazione con la Regione Siciliana e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che si svolgerà a Mazara del Vallo dal 17 al 20 ottobre 2019.  I lavori della Blue Sea Land puntano alla promozione della green, blue, bio e circular economy nelle filiere produttive, contribuendo a stimolare le buone pratiche che favoriscono la rigenerazione e lo sviluppo ecosostenibile delle risorse naturali, l’innovazione nei processi produttivi e la generazione, implementazione e creazione di opportunità per nuove figure professionali e occupazionali.

Organizzato dal Dipartimento degli Affari Extraregionali della presidenza della Regione Siciliana, si è svolto a Palermo un incontro di descrizione dei lavori che ha visto la partecipazione di rappresentanti dei vari dipartimenti degli assessorati regionali, di associazioni di categoria, di enti pubblici, privati e imprese.

La Fiera Blue Sea Land, il grande evento dei Cluster e delle filiere agro-ittico-alimentari italiane e siciliane, appare come un particolare rilievo nella promozione delle eccellenze italiane, la diffusione di politiche internazionali legate alla blue economy e alla tutela sostenibile del Mediterraneo. La manifestazione si propone di ampliare i contatti culturali, diplomatici e commerciali tra i Paesi del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente.

L’evento di Mazara del Vallo è sostenuto dall’Agenzia Ice, nel quadro del sostegno all’internazionalizzazione delle aziende italiane. Opportunità, che l’agenzia intravede nel settore della pesca e nella collaborazione industriale e commerciale tra aziende nazionali legate al settore e i partner internazionali ed esteri. Fulcro dell’evento saranno gli incontri B2B organizzati dall’Ice con il supporto del Distretto della Pesca e Crescita Blu che si terranno il 17 ottobre. Alle aziende italiane iscritte sarà concessa la possibilità di presentare le proprie competenze ad una platea di potenziali partner esteri, e quindi accelerare la propria crescita con l’approdo su mercati esteri.

Paese focus dell’iniziativa sarà l’Angola. Lo stato dell’Africa possiede grandi riserve di pesce, ma il settore è scarsamente sviluppato, sia nella trasformazione e distribuzione del pesce fresco e congelato, che nella cantieristica. Il governo angolano ha lanciato un ambizioso piano di sviluppo del settore puntando alla creazione di istituzioni legate all’implementazione della pesca nazionale. Per essere ammesse alla concessione di fondi pubblici, alle aziende angolane, per lo più attive nella sola estrazione, è stato fatto obbligo di reperire partner esteri di comprovata esperienza con cui avviare e intraprendere rapporti di collaborazione industriale.

Opportunità troppe ghiotte sia per le aziende italiane legate al settore, (si pensi alle potenzialità del circuito imprenditoriale del Meridione italiano) che per quelle dell’intero bacino del Mediterraneo. Tale cooperazione è finalizzata alla crescita di competenze tra aziende estere e quelle dell’Angola, generando concrete opportunità nei settori della trasformazione e commercializzazione della pesca, ma anche nella cantieristica e settori annessi, valorizzando l’intera logistica legata al variegato mondo della blue economy.

Inoltre, durante i lavori saranno presenti, rafforzando la collaborazione internazionale e diplomatica, delegati dal Marocco, dall’Algeria, dalla Tunisia, dall’Egitto, dal Libano, Emirati Arabi Uniti e Oman. Opportunità descritte e rilanciate anche dai tavoli di lavori, presso la Farnesina, dell’Iniziativa WestMed, organizzata dai partner e dai coordinatori nazionali WestMed per l’Italia, in particolare il Dipartimento di coesione all’interno della presidenza italiana dei ministri e del ministero degli Affari Esteri, che riunisce più di 40 organizzazioni tra autorità regionali, ministeri nazionali e altre strutture legate all’economia blu in Italia.

Come ribadito dal Think Tank Imprese del Sud: “liberare il potenziale della blue economy significa puntare su molti settori e la cooperazione internazionale può giovare a tutti i protagonisti del network della blue economy. Anche in questo campo l’obiettivo che dovrebbe affermarsi è quello della creazione di un network aziendale che promuova lo scambio di idee, iniziative e proposte economiche che permetta alle imprese interessate di fare forza e sostenere programmi legati alla blue economy, al rinnovo tecnologico, all’eco-turismo e al rispetto dell’ecosistema”. L’evento di Mazara del Vallo è particolarmente importante proprio per le prospettive interessanti che il settore propone e prevede.

Aggiornato il 30 settembre 2019 alle ore 12:29