Dubai tra diversificazione energetica e residenze digitali per le imprese

lunedì 7 ottobre 2019


Anche Dubai è pronta a lanciare un concreto programma di diversificazione economica e ammodernamento tecnologico attraverso la digitalizzazione del lavoro e della burocrazia.

L’obiettivo è rendere indipendente il Paese dagli introiti provenienti esclusivamente dall’estrazione e dalla vendita degli idrocarburi. Nelle ultime settimane, riporta Agenzia Nova, l’Autorità federale dell’energia elettrica e delle risorse idriche degli Emirati Arabi Uniti ha annunciato la nascita di una nuova “collaborazione energetica” per incrementare e rilanciare le risorse idriche e l’accesso all’elettricità. Lo ha annunciato il ministro dell’Energia e dell’Industria degli Emirati, Suhail al Mazrouei, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa “Wam”.

Il ministro ha annunciato la creazione di un nuovo impianto che rientra in un piano strategico per raggiungere la sicurezza energetica, ridurre i consumi e preservare l’ambiente. Inoltre, il ministro ha aggiunto che “l’autorità mira a utilizzare completamente l’osmosi inversa nel processo di desalinizzazione, che fa parte della strategia di sicurezza idrica degli Emirati Arabi Uniti, attraverso la creazione di un impianto di desalinizzazione a Umm Al Quwain con una capacità di produzione di 681 milioni di litri. Ciò ridurrà le emissioni di anidride carbonica ed è in linea con la strategia energetica degli Emirati Arabi Uniti 2050”. Gli sforzi del governo puntano ad una maggiore dipendenza da processi più efficaci per generare acqua ed elettricità, fornendo migliori opzioni economiche ai consumatori negli Emirati Arabi Uniti.

Una rivoluzione legata anche ai processi tecnologici e digitali. Tali elementi rappresentano una nuovo slancio per l’economia di Dubai. Il governo sta puntando ad una città completamente virtuale, dove aprire società, fare affari, esplorare nuovi mercati. Tutto esclusivamente in digitale. Una rivoluzione dell’idea di business city: sarà infatti possibile ottenere una licenza per operare a Dubai anche se non si risiede fisicamente nel Paese degli Emirati Arabi.

La progettualità avviata, secondo quanto dichiarato, avrebbe l’obiettivo di attirare almeno 100mila nuove aziende. Con la Virtual Commercial License, professionisti e uomini d’affari in tutto il mondo potranno interagire tra loro o con le aziende con sede a Dubai, fare parte di una grande piattaforma di e-commerce regolamentata, affacciarsi ai mercati esteri e mediorientali e valutare nuove opportunità di investimento. La licenza verrà rilasciata solo dopo accurate verifiche dei richiedenti, i quali devono essere residenti fiscali nei Paesi che hanno attuato la Convenzione sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale.

Allo stato attuale l’avvio di tale progettualità riguarda alcuni settori principali: società creative e di design, società tecnologiche, di digital marketing e di servizi legati all’ambito della pubblicità, della comunicazione digitale e informatizzata e della stampa editoriale. Diversificazione energetica e digitalizzazione sono le carte del prossimo futuro di Dubai e dell’economia degli Emirati Arabi Uniti.


di Domenico Letizia