L’isola di Malta, l’economia blu e l’efficienza portuale

Le condizioni geografiche rendono l’isola di Malta intimamente legata all’economia del mare e alla valorizzazione dei servizi legati alla piccola, media e grande cantieristica navale. Il Grand Harbour, uno dei porti naturali più grandi del mondo, è un’imponente insenatura che separa la capitale Valletta da altre città storiche dell’isola. Da oltre 200 anni il porto di Malta riveste una posizione di assoluta importanza nel bacino del Mediterraneo per gli scambi economici, turistici e commerciali. Oggi, grazie anche ad un panorama economico e commerciale unico, il porto di Malta è uno dei principali hub di scalo per le compagnie di crociera in navigazione nel Mediterraneo. A Malta, le principali attività marittime si svolgono attorno ai due porti principali del Paese, quello di Valletta e quello di Marsaxlokk, lasciando agli altri porti minori l’approdo di imbarcazioni principalmente turistiche.

Entrambi i porti principali sono in grado di fornire innumerevoli servizi marittimi, inclusi i servizi di rimorchiaggio, salvataggio, rifornimento, pilotaggio e accoglienza. Gli stessi servizi sono prestati alle principali compagnie di navigazione turistiche e commerciali.

Questi due porti che circondano Valletta e in particolar modo il Grand Harbour con le sue imponenti fortificazioni, sono diventati punti di richiamo importanti per il turismo crocieristico che si è molto sviluppato negli ultimi tempi, oltre che per numerose manifestazioni e attività sportive internazionali o di tutto il Mediterraneo.

Il Grand Harbour di Valletta è un porto multifunzionale attrezzato per offrire una vasta gamma di servizi marittimi che includono l’attracco di navi merci e passeggeri, il rifornimento di carburante e i servizi di riparazione innovativi e la struttura vede transitare in media ogni anno circa 510mila passeggeri, una cifra che supera la stessa popolazione di Malta.

Il Grand Harbour fornisce inoltre collegamenti diretti con la Sicilia grazie ai servizi offerti dai traghetti della linea “Virtu”, che collegano quotidianamente il Grand Harbour con Pozzallo, in Sicilia.

Il Porto di Marsaxlokk è costituito da un terminal di container e di complessi di stoccaggio industriale gestiti dal Malta Freeport Terminals. Esso ospita anche i complessi di stoccaggio del terminal petrolifero, gestiti da Oiltanking Malta Limited. Sul versante opposto, si possono trovare le principali strutture nazionali adibite alla produzione di energia, gestite dalla EneMalta Corporation, compagnia pubblica responsabile della fornitura di energia e dell’importazione di petrolio per il mercato locale.

Opportunità economiche che ritroviamo anche nell’innovativo sistema del registro navale maltese. Come sottolineato dagli analisti di Malta Business: “Malta non solo garantisce procedure efficienti per la registrazione degli yacht, ma offre agevolazioni come quella di un regime fiscale del tutto favorevole sul tonnellaggio per i mezzi ad uso commerciale battenti bandiera maltese”. Uno yacht può essere da diporto o commerciale. Uno yacht da diporto supera i 6 metri di lunghezza e non viene utilizzato per il trasporto a pagamento di passeggeri o merci: il suo unico scopo, pertanto, è quello di essere utilizzato dal proprietario.

D’altra parte, uno yacht commerciale deve essere lungo più di 15 metri, pesare non più di 3mila tonnellate lorde e non può trasportare merci o più di 12 passeggeri. Viene inoltre gestito per attività di natura commerciale, come il noleggio a terzi. Agli yacht commerciali può essere richiesta una concessione sugli spazi di navigazione: per esempio la navigazione a raggio breve (entro 60 miglia nautiche) o quella estesa fino a 150 miglia nautiche. Malta è anche nota per non imporre restrizioni alla nazionalità dell’equipaggio in servizio su yacht commerciali registrati, o sulla nazionalità degli azionisti e dei direttori delle compagnie di navigazione maltesi.

L’isola sta adottando le migliori politiche commerciali legate al mare e al commercio marittimo, opportunità importanti anche per le aziende italiane interessate ad intensificare i propri traffici commerciali o turistici nel cuore del Mediterraneo.

Aggiornato il 19 dicembre 2019 alle ore 11:45