Si studia la proroga Cig e stop ai licenziamenti per tutto il 2020

Si prevede una proroga alla Cassa integrazione per il Covid-19. Non dovrebbe essere consentito licenziare fino alla fine dell’anno. Sono le novità più rilevanti allo studio della ministra del Lavoro grillina Nunzia Catalfo. Il nuovo pacchetto-lavoro è stato abbozzato ieri a Cgil, Cisl e Uil nel corso di un primo incontro sugli ammortizzatori sociali. Bisogna discutere sulle risorse da dedicare al capitolo Cig. Si parte con l’ulteriore proroga di 18 settimane (9+9) della Cassa integrazione, a partire dal 15 luglio fino al prossimo dicembre offrendo, in alternativa a quelle aziende che decidono di far rientrare i propri dipendenti al lavoro, rinunciando alla Cig, uno sgravio occupazionale. Decontribuzione in arrivo anche sulle assunzioni ma a patto che siano aggiuntive al perimetro occupazionale delle imprese.

Le tempistiche per il blocco dei licenziamenti sono le medesime. In pratica, lo stop dovrebbe essere prorogato fino alla fine dell’anno, con alcune eccezioni: nessuno stop infatti sarebbe previsto per quelle aziende in via di cessazione o già cessate. Per questi lavoratori si aprirebbe perciò solo la possibilità di accedere alla Naspi, che comunque sarà ulteriormente prorogata anch’essa assieme al potenziamento del Fondo “nuove competenze” che potrebbe essere utilizzato anche per i lavoratori in transizione occupazionale. Il dossier allo studio del governo sarà presentato anche alle associazioni datoriali, Confindustria in testa e agli altri sindacati, Cisal, Confsal, Usb e Ugl lunedì prossimo mentre un nuovo confronto con Cgil Cisl e Uil potrebbe essere convocato entro la fine di luglio.

L’intenzione della Catalfo è di stringere i tempi sul nuovo decreto che non includerà la riforma degli ammortizzatori alla quale sarà dedicato invece, spiegano dal ministero, il tempo che serve ad un confronto a tutto tondo. La reazione dei sindacati è positiva. Per il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri, “bene l’intenzione della ministra Catalfo di prolungare gli ammortizzatori per complessive 18 settimane ma a condizione che il Mef non cambi le carte in tavola”. Ma sollecita anche i dati ufficiali del tiraggio sulla Cassa integrazione “che ancora non arrivano dall’Inps” e dai quali si capirà l’entità delle risorse che occorrono a sostenere l’occupazione”.

Anche il giudizio della Cgil è “positivo”. Per la segretaria confederale Tania Scacchetti, “è positiva l’intenzione del governo di prorogare le integrazioni salariali per ulteriori diciotto settimane. Anche se non è ancora chiaro se tale impostazione sarà adottata anche per tutte le indennità previste dal decreto Rilancio, mentre è apprezzabile la volontà di prorogare Naspi e Dis-coll”. Per il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra, “si tratta di punti che recepiscono nostre precise richieste e su cui esprimiamo soddisfazione, a patto però che le proroghe coprano tutto il periodo fino a fine anno e che si accelerino i tempi per dare certezze ad aziende e lavoratori”.

Aggiornato il 24 luglio 2020 alle ore 15:15