Profondo rosso per Ryanair

martedì 28 luglio 2020


Il Covid-19 affossa i conti di Ryanair. La compagnia low cost irlandese ha chiuso il primo trimestre (aprile-giugno) del suo anno fiscale con un rosso di 185 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 243 milioni dell’anno precedente con la paralisi del traffico aereo. Nello stesso periodo i ricavi sono precipitati a 125,2 milioni da 2,31 miliardi di euro.

“È il trimestre più difficile” della sua storia, ha detto Ryanair in una nota, sottolineando che non si può prevedere quanto durerà l’emergenza coronavirus per cui non può fornire una guidance per il 2021, che sarà “un anno molto impegnativo”.

“Non è possibile prevedere quanto a lungo durerà la pandemia e la nostra paura più grande al momento è quella di una seconda ondata in Europa in autunno inoltrato, quando comincia il periodo influenzale”, ha aggiunto il gruppo di Dublino, auspicando però che le misure messe in campo dai governi, come “il sistema dei tracciamenti” ed un comportamento responsabile da parte dei viaggiatori, “possano evitare un nuovo lockdown”.

Guardando al breve termine, Ryanair si attende una perdita netta più contenuta nel secondo trimestre con la graduale ripresa dei voli dal primo luglio. La compagnia prevede di operare al 40 per cento del programma normale a luglio, quindi al 60 per cento ad agosto e circa al 70 per cento a settembre. E stima per il 2021 un calo del traffico del 60 per cento a 60 milioni di passeggeri da 149 milioni. Nel presentare i conti, il gruppo guidato da Michael O’Leary non ha risparmiato frecciate alle altre compagnie aeree, accusandole di ricevere “aiuti di Stato illegali” per continuare ad operare, ma ha anche sottolineato di vedere opportunità per crescere ed espandere il proprio network mentre gli altri riducono il numero dei posti.


di Redazione