La Piattaforma logistica, investimento da 150 milioni

martedì 29 settembre 2020


La Piattaforma logistica, realizzata con un investimento di oltre 150 milioni di euro, reso possibile dall’apporto finanziario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale per 99 milioni di euro, è nato per rispondere al trend di crescita del traffico merci dello scalo giuliano. Sviluppato dalla società Plt, costituita dalla casa di spedizioni Francesco Parisi, dall’impresa di costruzioni Icop e dall’interporto di Bologna, il progetto si sviluppa su 12 ettari, in un’area collocata a sud del porto, e recupera all’utilizzo portuale e logistico un’ampia superficie, parte della quale ricavata da aree precedentemente occupate dal mare.

L’acquisto successivo dell’adiacente terminal dello Scalo Legnami, ha raddoppiato la superficie originaria del progetto iniziato nel febbraio 2016, realizzando un terminal che ha così raggiunto un’estensione di 24 ettari, dotato di un doppio attracco e raccordo ferroviario e una concessione di durata trentennale.

L’integrazione della Piattaforma logistica con le aree circostanti è stata ulteriormente rafforzata con la recente firma dell’Accordo di Programma del Ministero dello Sviluppo economico, per l’attuazione del progetto di riconversione industriale e sviluppo produttivo nell’area della Ferriera di Servola. L’accordo mira a rilanciare il comprensorio industriale dove sorgeva l’altoforno, spento nei mesi scorsi, dopo 123 anni di attività. Nell’area nascerà un polo logistico sostenibile a servizio del porto e dell’economia del territorio. In base all’accordo, gli anni previsti per la riconversione sono 5, suddivise in 3 fasi, e un valore di 98 milioni. Sull’ex area a caldo si svilupperà il raccordo ferroviario della stazione di Servola, che potrà accogliere treni completi da 750 metri, e uno snodo autostradale diretto sulla Grande viabilità. Vale a dire che saranno poste le basi per il successivo avvio dei lavori del Molo VIII, previsto dal Piano regolatore portuale approvato nel 2016. Si tratta di un ulteriore investimento di oltre 400 milioni di euro, che rappresenterà uno degli sbocchi di lavoro più importanti per il territorio del Friuli-Venezia Giulia, dando lavoro a circa 500 addetti.


di Redazione