Una piattaforma digitale per l’agroalimentare autoctono

Ita.Bio è la nuova e innovativa piattaforma digitale promossa da Ice e FederBio per promuovere l’agroalimentare biologico italiano sui mercati esteri e attraverso i sempre più importanti canali di e-commerce. Obiettivo della collaborazione tra l’Ice - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e FederBio, la Federazione nazionale dell’agricoltura biologica e biodinamica, è valorizzare i prodotti agroalimentari biologici made in Italy sui mercati internazionali e attraverso lo sviluppo del commercio elettronico.

Il lancio della piattaforma Ita.Bio coincide con “una fase decisiva per lo sviluppo del biologico, promossa anche dalle nuove strategie recentemente varate dalla Commissione europea che fanno della bioagricoltura un asse fondamentale per la crescita del sistema agroalimentare”, ha recentemente affermato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio. Uno strumento innovativo per le attività di promozione del biologico e delle migliori eccellenze agroalimentari Made in Italy sui canali internazionali, con particolare riferimento ai mercati americani e asiatici, che si propone di individuare un paniere di prodotti bio italiani a maggior potenziale di espansione a livello internazionale e idonei ad essere valorizzati attraverso i canali dell’e-commerce. Un’idea che sta suscitando l’attenzione delle organizzazioni legate al food di qualità in tutto il Mediterraneo.

Elementi di analisi che pongono l’Italia al centro del dibattito per numerosi prodotti di altissima qualità. L’Unione del Mediterraneo passa anche attraverso la scoperta, la valorizzazione e la cooperazione a partire dall’elemento essenziale della vita di tale bacino: i cereali e la loro diversificazione alimentare. Sulla spinta verso la digitalizzazione e la promozione dei prodotti autoctoni attraverso l’e-commerce c’è chi sta puntando alla valorizzazione dei cereali autoctoni in tutto il Mediterraneo. Attraverso la creazione di un portale digitale si può valorizzare il commercio, la storia, le tradizioni e le metodologie di coltivazione dei cereali autoctoni nel Mediterraneo e in Italia. 

La digitalizzazione e l’e-commerce possono rappresentare un momento di business ma anche uno strumento di rievocazione storica, d’interscambio culturale, affrontando così le tematiche sull’alimentazione, sull’ambiente, sull’economia, sul territorio, sulla tutela e gestione del patrimonio idraulico e relativamente al mondo dei cereali, presentarne il variegato contesto del bacino del Mediterraneo”, ha dichiarato Franz Martinelli presidente di Gi.&Me. Association che da alcuni anni sta incentrando la propria attenzione sulla tutela e valorizzazione dei cereali nel nord Africa, soprattutto in Tunisia, e in Italia, soprattutto nel contesto meridionale. Attraverso il Tracking & Market Measurement è possibile monitorare le opportunità di sviluppo commerciale dei cereali autoctoni in relazione a parametri correlati all’andamento delle vendite, ai modelli di consumo, alle caratteristiche e alle esigenze del consumatore di prodotti bio nei mercati target, all’export del bio e alle modalità di acquisto attraverso il canale prescelto dall’e-commerce.

Creare strumenti di business intelligence aggiornati e veloci a supporto della presenza delle imprese italiane e mediterranee nei mercati globali, valorizzando l’idea comune della Dieta Mediterranea e innescando meccanismi di network e B2B che possono rappresentare un utile volano per la vendita dei cereali autoctoni e di tutti gli altri prodotti biologici che contraddistinguono la tradizione culinaria del Mediterraneo. Sostanzialmente, definire politiche agroalimentari di sviluppo in base alle informazioni sui mercati di riferimento, fare rete con la community imprenditoriale e la ricerca, condividere le conoscenze e sostenere le attuali sfide dello scenario competitivo globale.

 

Aggiornato il 02 ottobre 2020 alle ore 11:07