L’importanza del miele, delle api e nuovi finanziamenti per il settore

L’emergere dell’apicoltura continua a crescere nel nostro Paese unendo sostenibilità, occupazione e tutela dell’ambiente. A confermare la tendenza è il bando del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per l’accesso ai finanziamenti per il settore apistico per il 2022, destinati a Enti di ricerca, organizzazioni di produttori e altre forme di associazione per le imprese e gli hub di ricerca. Il ministero ha comunicato che “è ufficialmente aperto il bando per l’accesso ai finanziamenti per il settore apistico per il 2022 e le modalità di ripartizione delle somme assegnate per l’esecuzione del Sottoprogramma nazionale del Piano apistico nazionale”.

La campagna avviata non solo sarà prolungata fino al 31 dicembre 2022 ma segnerà anche “la conclusione dei Programmi apistici triennali e fungerà da raccordo con i futuri Piani Strategici Nazionali, che partiranno il primo gennaio 2023 e si concluderanno il 31 dicembre 2027”, sostiene la nota ministeriale. Tra le priorità del Governo e degli Enti di ricerca universitaria ritroviamo il monitoraggio della produzione e del mercato con l’elaborazione, la divulgazione delle informazioni e dei fattori produttivi ed economici utili a sostenere le aziende, la biodiversità e l’elaborazione dei piani strategici e gestionali senza dimenticare le attività di ricerca strettamente finalizzate al miglioramento dell’apicoltura e al superamento delle criticità esistenti, condivise con le organizzazioni apistiche.

Le api sono molto importanti per la produzione del miele che, come sappiamo, è un alimento altamente energetico. Questi importanti insetti sono vitali per l’ecosistema poiché sono responsabili di un sesto di tutte le infiorescenze del pianeta. Il mercato che coinvolge la vendita del miele tiene duro e propone nuove soluzioni e proposte che attraverso l’innovazione del settore possono far emergere nuove prospettive occupazionali. La mission di un apicoltore è quella di comprendere e tutelare il comportamento di questi piccoli animali, rispettando il loro modo di vivere aiutandoli a crescere e mantenersi in salute. Il riscaldamento globale causato dall’inquinamento umano sta stravolgendo i ritmi vitali di questi laboriosi insetti, i quali, proprio a causa dell’innalzamento delle temperature, rischiano di trovarsi il polline quando non sono ancora pronti a raccoglierlo o, viceversa, di avere fioriture vuote senza nutrimento sufficiente per alimentare lo sciame. Inoltre, il cambiamento climatico sta anche favorendo la diffusione dei parassiti che distruggono gli alveari.

Date le conseguenze per la possibile scomparsa delle api, risulta importante essere informati sull’importanza di questa magnifica filiera, del lavoro dell’apicoltore e valorizzarne i prodotti. Anche le Nazioni Unite, grazie al protagonismo della Slovenia, hanno voluto sottolineare l’importanza di questo tema proclamando il 20 maggio la Giornata Mondiale delle Api. Un’occasione per riflettere sull’importanza dell’intera filiera del miele, far emergere le nuove logiche occupazionali e sostenere con l’aiuto della tecnologia le nuove potenzialità del settore, rispettando l’ambiente e la sostenibilità del nostro pianeta. Esempio virtuoso lo ritroviamo a Pollica, in provincia di Salerno, dove, grazie all’azione del Future Food Institute e dell’Amministrazione comunale, il monitoraggio delle api e il lavoro degli apicoltori è divenuto un tema centrale per le nuove logiche di crescita economica delle piccole realtà del Meridione italiano.

Aggiornato il 25 agosto 2021 alle ore 15:25