Istat: l’inflazione ad agosto sale al 2 per cento

mercoledì 15 settembre 2021


Ad agosto l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), “al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,4 per cento su base mensile e del 2 per cento su base annua (da +1,9 per cento del mese precedente); la stima preliminare era +2,1 per cento”. Questa la stima dell’Istat.

Secondo l’Istituto di statistica, “la lieve accelerazione tendenziale dell’inflazione si deve prevalentemente a quella dei prezzi dei Beni energetici (da +18,6 per cento di luglio a +19,8 per cento) e in particolare di quelli della componente non regolamentata (da +11,2 per cento a +12,8 per cento), mentre i prezzi della componente regolamentata continuano a registrare una crescita molto ampia (e in lieve accelerazione da +34,2 per cento a +34,4 per cento). Contribuiscono a questa dinamica, ma in misura minore – hanno spiegato – i prezzi degli alimentari non lavorati (che invertono la tendenza da -0,2 per cento a +0,8 per cento), mentre i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti amplificano di poco la loro flessione (da -0,2 per cento a -0,4 per cento)”.

L’“inflazione di fondo”, quindi, “al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6 per cento, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente da +0,4 per cento di luglio a +0,5 per cento”. Non solo: per l’Istat “l’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto da una parte a fattori stagionali che influenzano la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,8 per cento) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,7 per cento) e dall’altra ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,7 per cento) e degli Alimentari non lavorati (+0,4 per cento)”.

Inoltre, “l’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,7 per cento per l’indice generale e a +0,9 per cento per la componente di fondo. I prezzi dei Beni alimentari – ha evidenziato – per la cura della casa e della persona tornano a crescere (+0,6 per cento dalla variazione tendenziale nulla di luglio); quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +2,0 per cento a +2,4 per cento)”.

Infine “l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,5 per cento su base mensile e del 2,1 per cento su base annua”.


di Redazione