Pil Italia: Fmi rivede al rialzo le stime per il 2021

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime di crescita per l’Italia per il 2021, quando il Pil è atteso salire del 5,8 per cento, ovvero 0,9 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di luglio. Per il 2022 la crescita è invariata al 4,2 per cento.

Con il +5,8% di quest’anno l’Italia cresce più della media dell’area euro, che segna nel 2021 un +5 per cento. Al 2026 il Pil italiano è stimato al +1,0%.

Il debito pubblico italiano cala nel 2021 al 154,8% del pil rispetto al 155,8 per cento del 2020. E continuerà a calare anche nel 2022 al 150,4%, fino a toccare il 146,5 per cento nel 2026, lo prevede il Fmi, stimando un deficit in aumento dal 9,5% del 2020 al 10,2% di quest’anno e al 4,7% nel 2022 (al 2,4% nel 2026).

I dati del Fondo per il 2021 sono migliori alle stime di luglio, quando gli esperti di Washington avevano previsto un debito al 157,8 per cento e un deficit all’11,1 per cento. Nel World Economic Outlook di aprile il Fmi aveva stimato un debito al 157,1% nel 2021 e al 155,5 per cento nel 2022. Per il deficit si prevedeva un 8,8% quest’anno e un 5,5% nel 2022. Il tasso di disoccupazione in Italia si attesterà al 10,3 per cento nel 2021, in rialzo rispetto al +9,3% del 2020, e all’11,6% nel 2022. Il Fmi conferma le previsioni di aprile. Disoccupazione a doppia cifra anche in Spagna e i Grecia. Per la Spagna il Fondo stima un tasso al 15,4% quest’anno e al 14,8% per il 2022, mentre per la Grecia le stime sono di una disoccupazione al 15,8% nel 2021 e al 14,6% nel 2022. La media per Eurolandia è di una disoccupazione all’8,0% quest’anno e all’8,1% il prossimo.

Aggiornato il 12 ottobre 2021 alle ore 16:13