Green Pass, Fiap: “Danno per l’autotrasporto”

Scaffali vuoti dal 15 ottobre, blocco delle industrie e crisi dei carburanti: questo il quadro del rischio evidenziato dalla Fiap (Federazione italiana autotrasportatori professionali), secondo la quale “il problema del Green pass avrà di certo un impatto sulle imprese di trasporto e logistica, creando gravi danni economici”. Allo stesso tempo “gli effetti negativi di questa situazione ricadranno soprattutto sulla collettività e sulle industrie, con importanti ripercussioni sull’intera economia, già messa a dura prova dalla pandemia”.

Il messaggio della Fiap è chiaro: nell’autotrasporto, che nel nostro Paese “muove circa il 90 per cento della merce, garantendo gli approvvigionamenti di materie prime e beni utili alla vita di tutti i giorni”, è impiegato “per la maggior parte personale viaggiante straniero”. Quindi cosa accade? “Molti di questi autisti – viene puntualizzato – sono sprovvisti di Green pass. Non necessariamente per una scelta personale di non vaccinarsi, ma perché non tutti i Paesi esteri hanno adottato lo stesso provvedimento o “atteggiamento” rispetto a tale soluzione, oppure perché la vaccinazione effettuata nel Paese di origine non è riconosciuta”. Detto ciò, il quadro disegnato è critico e, di conseguenza, può avere “un impatto devastante sul settore, già gravato da una allarmante carenza di autisti (si stima ne manchino circa 20/30mila).

Oltre ai timori poi ci sono i numeri che, per quanto freddi, parlano da soli: “Dai dati raccolti dalle imprese operanti nel settore e da diversi produttori/committenti, si stimano inefficienze e una possibile riduzione della capacità di consegna sino al 50 per cento”. Ciò significa che “potrebbero venire a mancare prodotti di consumo essenziali”.

Un augurio comunque c’è, come indicato da Alessandro Peron, segretario generale della Fiap. In sostanza, l’auspicio è che esista “una presa di coscienza della reale portata del problema e che il Governo accolga la nostra richiesta di esonerare dal controllo del Green pass gli operatori dell’autotrasporto impiegati nelle attività di carico e scarico. Le imprese di autotrasporto – termina – rischiano importanti dissesti finanziari a causa dei maggiori costi organizzativi e della sospensione costretta dei servizi per mancanza di manodopera; tuttavia, se non si pone rimedio a questa situazione critica, è l’intero Paese a rischiare l'impasse”.

Aggiornato il 13 ottobre 2021 alle ore 16:56