Istat, in calo le vendite on-line

In calo le vendite on-line. Secondo quanto riferito dall’Istat, rispetto a ottobre 2020, il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+2,7 per cento), per le imprese operanti su piccole superfici (+5,8 per cento) e per le vendite al di fuori dei negozi (+2,2 per cento) mentre si registra un calo per il commercio elettronico (-3,7 per cento).

L’Istituto nazionale di statistica, tra l’altro, ha indicato che “a ottobre 2021 si stima una moderata crescita congiunturale per le vendite al dettaglio (+0,1 per cento in valore e +0,2 per cento in volume). A determinare il segno positivo sono le vendite dei beni non alimentari (+0,3 per cento in valore e +0,4 per cento in volume) mentre quelle dei beni alimentari sono in calo (-0,1 per cento in valore e -0,2 per cento in volume)”.

Non solo: nel periodo agosto-ottobre 2021, in termini congiunturali, “le vendite al dettaglio aumentano dell’1,4 per cento in valore e dell’1 per cento in volume. Risultano in crescita sia le vendite dei beni non alimentari (+1,9 per cento in valore e +1,7 per cento in volume) sia quelle dei beni alimentari (+1 per cento in valore e +0,3 per cento in volume)”. Su base tendenziale, sempre a ottobre, “le vendite al dettaglio aumentano del 3,7 per cento in valore e del 2,8 per cento in volume. Sono in crescita le vendite dei beni non alimentari (+6,4 per cento in valore e +5,7 per cento in volume) mentre quelle dei beni alimentari aumentano lievemente in valore (+0,2 per cento) e diminuiscono in volume (-0,9 per cento)”.

Volgendo lo sguardo ai beni non alimentari, si registra “una crescita tendenziale per quasi tutti i gruppi di prodotti, a eccezione di dotazioni per l’informatica, comunicazione, telefonia (-3,6 per cento), generi casalinghi durevoli e non durevoli (-1,1 per cento) e cartoleria, libri, giornali e riviste (-1 per cento). Gli aumenti maggiori riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+14,8 per cento), abbigliamento e pellicceria (+14,2 per cento) ed elettrodomestici, radio, tv e registratori (+12,7 per cento)”.

Aggiornato il 06 dicembre 2021 alle ore 13:06