Bce: Ue in stagnazione, ma i tassi devono salire

Isabel Schnabel lancia un monito all’Italia: “Sia coerente nell’applicare il Pnrr”. Il membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, in un’intervista alla testata tedesca T-online, spiega che la Bce continuerà ad aumentare i tassi d’interesse nei prossimi mesi, pur di fronte alla previsione di una stagnazione economica e con rischi al ribasso per la crescita creati dalla guerra in Ucraina. Il Bollettino economico dell’Eurotower spiega che la Bce “si attende di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni”, mentre dai mercati salgono le attese di stretta monetaria, con il tasso sui depositi (ora a 0,75 per cento) previsto al 3 per cento a giugno. E Schnabel sostiene che la Bce terrà conto della flessione economica, ma “il punto di partenza dei tassi d’interesse è molto basso, quindi è chiaro che dobbiamo continuare ad alzarli”.

La Bce prevede che i prezzi del gas rimangano “straordinariamente alti” nei prossimi mesi. Schnabel non commenta il possibile esito delle elezioni italiane ma esorta a tenere la barra dritta su investimenti e riforme del Pnrr: la sostenibilità del debito “dipende dalla crescita economia” e “un ruolo significativo lo gioca il Next Generation Eu. È molto importante che i progetti per la crescita finanziati attraverso questo programma, siano perseguiti con coerenza e implementati integralmente”.

Nel bollettino si fa anche riferimento diretto al nostro Paese: “I differenziali italiani hanno mostrato un andamento volatile con l’acuirsi della crisi politica interna, anche se ciò ha comportato ripercussioni limitate su quelli degli altri Paesi”. Un eventuale innalzamento dei tassi farà “soffrire” l’Italia, che ha già “tassi di interesse molto elevati”, ha detto Schnabel, in risposta a una domanda sull’Italia in vista delle elezioni di domenica. “Non commentiamo gli sviluppi politici nei singoli Paesi”, ha detto Schnabel, aggiungendo che la Bce fa politica monetaria per l’intera area dell’euro, anche se “la situazione è ovviamente diversa da Paese a Paese, così come il livello del debito pubblico è diverso”.

Aggiornato il 22 settembre 2022 alle ore 13:02