Il Private Market: una valida alternativa agli investimenti tradizionali

lunedì 13 febbraio 2023


Quando parliamo di investimenti, la percezione comune è che ci sia un grosso divario fra quello che accade concretamente nel mondo dell’economia reale e come invece agisce la finanza. Se investiamo nel mercato quotato infatti non è semplice comprendere cosa ci sia dietro il nostro investimento e dove finiscano esattamente i nostri soldi. Questa asimmetria informativa non ci permette di comprendere appieno a quali rischi andiamo incontro con l’operazione che ci viene proposta dal nostro consulente finanziario di fiducia. Per colmare questo divario molte società di gestione si stanno strutturando per individuare aziende non quotate che rappresentano la stragrande maggioranza delle imprese italiane e che contribuiscono in maniera importante alla generazione del Pil nazionale. È in questa ottica che viene strutturato il mondo del Private Market, che rappresenta ormai da diversi anni una valida alternativa al “mondo dell’economia tradizionale”. Individuare aziende e strategie vincenti è quindi diventato il compito dei più grossi operatori finanziari che si pongono in posizione intermedia tra le aziende e i risparmiatori.

L’obiettivo è chiaramente duplice: garantire supporto finanziario da una parte e rappresentare una valida alternativa di investimento dall’altra. Il risparmiatore è sempre più attratto da questa nuova filosofia, perché stanco della volatilità dei mercati e perché gradisce capire dove finiscono esattamente i propri capitali. Il fondo di economia reale ha un sottostante decisamente chiaro; le aziende su cui investiamo hanno un nome e cognome e possiamo facilmente comprendere se la storia sia una storia di successo e se effettivamente ci possano essere ulteriori sviluppi positivi nel business. In realtà, la scelta di tali aziende è tutt’altro che semplice. L’operatore finanziario impiega diverso tempo e molte professionalità per riuscire a individuare aziende di qualità in grado di sviluppare in un tempo “ragionevole” le massime potenzialità che si riverberano sull’azienda stessa e sui risparmiatori. La qualità di un fondo di economia reale sta quindi non tanto sul fatto che investe in economia reale, quanto nella qualità del soggetto che seleziona le aziende di successo e gli ambiti profittevoli.


di Davide Battisti