Bollette della luce, calo oltre il 20 per cento

E luce fu. Nel secondo trimestre di quest’anno le bollette potrebbero registrare un calo d’oltre il 20 per cento. Una stima, questa, fornita da Stefano Besseghini, presidente di Arera, a margine di un evento a Milano sulle Top utility.

In sostanza, viene spiegato: “Avevamo già intercettato in parte questa diminuzione a dicembre del -19,4 per cento sull’elettrico e, credo, che ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre: sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre se non superiore”.

Non solo. La tariffa del gas, insiste Besseghini, “ormai va con le sue dinamiche mensili, quindi non ha più senso domandarsi quale sarà la prospettiva. A inizio aprile fisseremo marzo e sarà probabilmente ancora in leggera discesa. Avendo fatto un grande salto tra gennaio e febbraio – prosegue – è difficile che ne faccia un altro, tenendo conto che con i prezzi di oggi siamo intorno i 40 euro al megawattora. Non dico che siamo ai valori storici, ma siamo molto più vicini di prima, quindi anche i salti vanno riducendosi”.

“La situazione economica generale è diversa da gennaio 2021 – sottolinea – quando è iniziata l’escalation dei prezzi: l’inflazione ha morso molto di più, gli stessi operatori sono stati esposti molto di più e ci sono da bilanciare diversi effetti. Credo che si stiano facendo delle valutazioni di trade off tra le varie opzioni possibili”.

Secondo Assoutenti, per voce del presidente, Furio Truzzi, “con un taglio delle tariffe del 20 per cento la bolletta media del mercato tutelato scenderebbe a quota 1.147 euro annui a famiglia, con una minore spesa a prezzi costanti pari a 287 euro a famiglia”. Un risparmio – prosegue – “tuttavia solo ipotetico, perché il prossimo 31 marzo scadrà l’azzeramento degli oneri di sistema e le altre agevolazioni previste dal Governo sulle bollette. In caso di mancata proroga della misura, la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando a partire da aprile la bolletta della luce a crescere, sulla base delle attuali tariffe, del +27 per cento rispetto alle tariffe odierne. Per questo – nota – chiediamo al Governo di prorogare il taglio di Iva e oneri di sistemi, fino a che le tariffe di luce e gas non saranno tornate ai valori del 2020”.

Sul tema dice la sua anche il Codacons: “Qualsiasi riduzione delle bollette è una buona notizia per i consumatori, ma il Governo deve dare un segnale sul fronte dell’azzeramento degli oneri di sistema, misura che scadrà il prossimo 31 marzo e che, in assenza di una proroga, potrebbe portare già da aprile ad un repentino aumento delle tariffe, considerato che gli oneri di sistema, a pieno regime, pesano per circa il 22 per cento sulle bollette elettriche degli italiani”. Per Carlo Rienzi, presidente del Codacons, “anche in presenza di una riduzione delle tariffe del 20 per cento, le bollette della luce risulterebbero nel secondo trimestre del 2023 più care del 104 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando il prezzo dell’elettricità sul mercato tutelato era pari a 20,83 centesimi di euro per kilowattora. Una differenza che, in termini di spesa, equivale ad un aggravio sulla bolletta annua della luce pari a +585 euro a famiglia, e che deve portare l’Esecutivo a prorogare il taglio di oneri di sistema e Iva in bolletta”.

Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori, afferma: “Bene, ottima notizia. Una riduzione del 20 per cento significherebbe che la bolletta annua, per una famiglia tipo in tutela che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kilowattora all’anno e una potenza impegnata di 3 kilowatt, scenderebbe da 1434 a 1147 euro, con un calo pari a 287 euro sui base annua. In ogni caso – conclude – l'emergenza sarebbe ben lungi dall’essere finita”.

Aggiornato il 09 marzo 2023 alle ore 14:55