Centro: cercasi laici disperatamente

Cosa significa essere di centro (più o meno di destra) in Italia? E chi sono costoro? E quanti? E dove vogliono andare? E che politica fanno? Faranno? E con chi? Domande a caterva, interrogativi come tsunami. E le risposte? Boh... C’era una volta il partito liberale di massa. Una volta, ma quando? Il problema centrale del centro sono proprio loro, i centristi o centrini o centripeti che dir si voglia. Non sanno che cosa vogliano perché non sanno più chi sono e, soprattutto, dove e con chi andare. Perché?

Intanto per via della situazione del leader storico, anzi dei leader storici. A cominciare da Silvio Berlusconi, il quale sta come sta e, per di più, sta all’opposizione un giorno sì e l’altro no. Non perché la sua sia una politica sbagliata. Ma perché non ce ne sono altre. A meno che... A meno che il centro diventi davvero “destra”, ovvero opposizione dura e senza paura di Matteo Renzi.

Il punto dolente è che quella posizione è occupata dalla Lega di Matteo Salvini e Roberto Maroni che spinge sull’acceleratore antieuropeo, una strada che conduce al punto esattamente opposto della posizione di Forza Italia (Fi), di Nuovo Centrodestra (Ncd) e di Pier Ferdinando Casini, cioè del Partito Popolare Europeo (Ppe). Ma anche con e dal Ppe derivano problemi che complicano lo scenario. Uno di questi è la fecondazione eterologa - problema specifico che tuttavia indica il comparto dei diritti civili - su cui la ministra Beatrice Lorenzin è stata presa in contropiede (o ha fatto finta di...) dalla Suprema Corte che, di fatto, ha dato il via libera alla “fecondazione assistita” ma all’italiana, cioè nel caos, dove spiccano, oltre alla suddetta Corte, pure le regioni che, anche loro di fatto, hanno dato l’ok all’eterologa ma dividendosi sui soldi, ovvero sul costo. E qui il governatore Maroni ha spiccato quanto e più della Lorenzin a proposito di visione aperta, moderna ed europea, ovvero laica, zittendo i pochissimi liberali rimasti, se sono rimasti, in Forza Italia. In Lombardia bisogna scucire tremila euro per la fecondazione eterologa, altrimenti ciccia.

L’eterologa, come le scelte sui diritti civili, ha messo dunque in evidenza che in Italia la posizione laica sta scomparendo dal centro (destra), sia da quelli di Forza Italia che dell’Ncd, soprattutto da costoro, ahimè, e da quelli di Giorgia Meloni (Casini se la ride sotto i baffi) e ovviamente da quei saltimbanchi politici “salvinianmaroniani”, peraltro della destra più cupa quando si parla di simili argomenti. In sostanza, quest’area sta insieme proprio sull’eterologa nella sua versione leghista. E il bello è che a Milano, città laica persino dentro la Chiesa ambrosiana, il centrodestra si divide sulla scelta se andare o no con quella Lega (che vuole il sindaco per sé...), che è stata la lancia appuntita che ha colpito il Pdl nel 2011.

Nel frattempo fervono al Nord come al Sud i tentativi di alleanze dentro questa area, che si è ridotta vistosamente praticamente dimezzandosi, e nella quale il tempo perso a farsi guerre intestine e, soprattutto, a non darsi un’identità, un programma e un progetto rende il Pd persino più forte, addirittura erculeo, imbattibile anche laddove i suoi sindaci, assessori e presidenti sono modesti, mediocri, galleggianti sul niente. Destinati a vincere per mancanza di opposizione. Comunque, sempre tenuti a galla dal salvagente del centro(destra). Pardon dei centristi, centrini, centripeti. Tutto, fuorché laici, liberali, aperti...

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:19