Il Meridione a Salvini: benvenuto al Sud

venerdì 21 novembre 2014


Da Salerno la Lega 2.0 di Matteo Salvini comincia la conquista del Sud. Ma non è questa la notizia. Almeno non lo è per coloro che seguono da tempo l’evoluzione in senso nazionalista del percorso politico della leadership leghista.

Neppure è una notizia che ad insultarlo, fuori del municipio della città campana dove si è svolto l’evento organizzato dal settimanale “Panorama”, vi fossero i soliti quattro imbecilli attaccabrighe dei centri sociali. E neanche il fatto che a porgli domande fosse giunto da Roma Bruno Vespa può considerarsi materia di scoop. L’intervista rilasciata al gran visir del giornalismo televisivo fa parte del rituale della politica e ciò che si dice a lui ha un peso nella comunicazione politica diverso da qualsiasi altra forma d’interlocuzione mediatica.

La ciccia vera dell’evento sta nell’accoglienza particolarmente calorosa che il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ha riservato all’ospite lombardo. È stata solo cordiale ospitalità? Chi conosce De Luca sa che tutto gli si può dire fuorché di essere un lezioso cerimoniere. Benché iscritto al Pd, De Luca ha fatto della sua diversità nell’essere di sinistra una cifra identitaria. Gli è piaciuto vestire i panni del decisionista, in stile legge e ordine, al punto da meritarsi l’appellativo di sindaco sceriffo. Come il leghista trevigiano Giancarlo Gentilini.

Di recente De Luca ha litigato con alcuni suoi concittadini che volevano impedire ai vigili urbani di portare via un mendicante extracomunitario beccato a chiedere l’elemosina fuori di un supermarket. Lui, senza troppi complimenti, ha gridato ai passanti scandalizzati dai modi spicci delle forze dell’ordine: “Vergognatevi”. Altro che buonista! È sua l’ordinanza comunale che vieta l’accattonaggio in strada. Ora, volete che un personaggio del genere non piaccia a Salvini? De Luca sta nel Pd con lo stesso agio col quale un cacciatore potrebbe stare in un’associazione animalista. Ma De Luca non è solo ordine e buon governo, è anche ambizione. Non ha mai fatto mistero di essere pronto a lasciare la poltrona di sindaco di Salerno in cambio di quella di governatore della Campania. De Luca sa che fin quando sarà in piedi, vivo e vegeto, l’apparato di potere bassoliniano, l’idea che lui possa concorrere per conto del Pd alla presidenza della Regione è pari ad una chimera. Anche l’amicizia con Matteo Renzi non sembra aver dato particolari frutti. Il fiorentino non ama gratificare chi non può gestire totalmente. Per il giovane premier il suo ideale politico si staglia nelle inarrivabili vette di pensiero di Pina Picierno. Non è il salernitano l’uomo giusto del nuovo corso renziano.

De Luca, in quanto a docilità dimostra la stessa mansuetudine di un toro scatenato in una stalla di buoi. Per canto suo, Salvini vuole iniziare a raccogliere consensi anche al Sud per candidarsi a conquistare la leadership della destra. Il turno delle Regionali, nella prossima primavera, potrebbe essere un primo significativo stress test per le sue velleità politiche.

In passato, la Lega di Bossi aveva tentato un collegamento con improbabili movimenti locali, ispirati alla storia dell’antica Roma. Roba da avanspettacolo, con consensi elettorali inferiori alla decina di voti. Salvini, invece, fa sul serio. Deve mettere in campo soluzioni credibili che abbiano un minimo di possibilità di successo. Un tipo come De Luca che è visto da tutta la vecchia politica di marca bassoliniana-demitiana come il fumo negli occhi, ma che è amatissimo dai suoi concittadini che puntualmente lo rieleggono, potrebbe fare al caso suo.

Salvini potrebbe essere tentato di dare in franchising per la Campania il logo della nuova lega dei Popoli a De Luca perché possa fare la sua corsa da outsider alle prossime regionali. Il salernitano avrebbe buon gioco a cavalcare l’onda di scontento che sta montando nel Meridione. Anche in Puglia Salvini potrebbe fare shopping. Nel salentino c’è una gentildonna, Adriana Poli Bortone, anch’ella benvoluta dai suoi concittadini leccesi e invisa ai suoi vecchi sodali del centrodestra, che ha detto in giro di essere molto interessata alla politica salviniana. Di questo passo, per il leader in pectore della nuova destra italiana, ci sarebbero tutti i presupposti per fare un bel botto elettorale. A cominciare dalla prossima domenica in Emilia e Romagna. Staremo a vedere.


di Cristofaro Sola