Il movimento “Vittime della Giustizia e del Fisco” di Arturo Diaconale entra in Parlamento con il senatore Giovanni Mauro, del gruppo Grandi Autonomie e Libertà. Il nuovo soggetto politico sarà presentato oggi durante una conferenza stampa (alle ore 11), nella Sala Caduti di Nassiriya del Senato.
“L’idea di dare vita a un movimento per le Vittime della Giustizia e del Fisco - spiega Diaconale - nasce dall’esperienza del Tribunale Dreyfus, un’associazione fondata da me e da alcuni autorevoli rappresentanti del mondo forense, accademico e giornalistico per affrontare i temi del malfunzionamento del sistema giudiziario. Vogliamo dare voce a chi si sente oppresso e in qualche caso perseguitato”.
Una battaglia, gli fa eco il senatore Mauro, “che mi vede convintamente in prima fila e che ho il piacere di condividere con personalità di spicco della società civile”.
Gli interventi
Caro Arturo, come sai non potrò essere a Roma per la presentazione della lista, dovendo concludere le arringhe dinanzi al Tribunale di Napoli in difesa di 13 poliziotti. Ti prego di giustificarmi soprattutto con gli amici giornalisti ai quali avrei volentieri presentato le motivazioni del mio intervento nella lista civica in Campania. In realtà non credo da tempo alla diade destra-sinistra come a quella nord-sud. Esse ci hanno messo miseramente gli uni contro gli altri ottenendo l’esaurimento complessivo della nostra realtà economica e sociale a favore di organizzazioni nemiche della civiltà, che ancora rappresentiamo, e che ci schiacciano in una bieca incalzante usura. La frantumazione che ne deriva uccide prima tra tutte le più piccole e ormai deboli imprese tradite dalla classe politica, che si rivela sempre più indegna di tale nome, riducendo la democrazia ad una vergognosa faida di squallidi ricatti. Il popolo di cui siamo parte integrante reagisce a tale spettacolo a partire dalla Campania. Ribadendo la nostra autonomia, abbiamo pertanto detto si a chi ci sta promettendo un impegno reale in difesa dei sempre più numerosi cittadini e delle loro famiglie vessati dalla macchina giudiziaria: essi chiedono interventi concreti per ottenere giustizia, divenendo invece vittime dell’“ingiustizia”. Abbiamo detto sì a chi ci ha assicurato di ridurre con forza la pressione fiscale che tormenta coloro che tra mille difficoltà ancora lavorano per il bene comune! Enrico Tuccillo
Fra i tanti gravi mali che affliggono l’Italia e gli italiani vi è certamente il problema “giustizia”, che non può più essere ulteriormente sottovalutato per tutte le quali conseguenze che esso crea (depressione economica, sociale, istituzionale e morale dei cittadini tutti). Che i rappresentanti del popolo, nelle varie sedi (parlamentari, regionali e financo comunali) siano motivati da istanze e ideali sarebbe un bene da non sottovalutare. Ecco perché ritengo cosa buona e giusta l’idea di Arturo Diaconale di creare liste ove sono candidati coloro che più di ogni altro hanno titolo per rappresentare le istanze e la voglia di speranza dei migliori cittadini italiani e segnatamente le “vittime della giustizia”. Avvocato Giuseppe Lipera
Carissimo Arturo, come ti avevo anticipato mi è impossibile partecipare alla presentazione dell’importante iniziativa. Ti prego comunque di considerarmi presente spiritualmente poiché sono convinto che la lista del movimento “Vittime della Giustizia e del Fisco”, come già il “Tribunale Dreyfus”, rappresenti un punto di riferimento nel panorama attuale. Un riferimento che è al tempo stesso politico e culturale sullo sfondo di una disattenzione storica ai problemi di principio della giustizia sui quali si è svolto da decenni un intenso dibattito di idee, con il nostro giornale in prima fila e con te in particolare. Perciò il mio vuole essere un cordialissimo saluto e un augurio all’iniziativa che, ne sono certo, merita adesioni e consensi e darà un contributo di fondo alle battaglie, soprattutto politiche, cui si ispira. Un caro saluto e un arrivederci. Paolo Pillitteri
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:12
