Pannella vs Bonino, una batracomiomachia

Lui: “Emma non fa più parte del partito, le basta frequentare il jet set”, Lei: “Siamo pazzi? Io al partito do ben 2500 euro al mese, ripeto: duemilacinquecento euro al mese”.

Quasi una batracomiomachia la disputa finale tra il “Marco nazionale” e la “Emma for president and for everything”. Sullo sfondo un partito in enormi difficoltà economiche, con tante grandissime idee e battaglie, ma con una maniera un po’ obsoleta per comunicarle. E che rischia di portare solo acqua al mulino dei Cinque Stelle, che fra un po’ si intesteranno, insieme a Benedetto Della Vedova, la battaglia per legalizzare la marijuana in Italia. Tanto per dirne una. Un partito che non attira più iscritti, sotto quota mille da anni. Che licenzia tesorieri e segretari, come è accaduto con Michele De Lucia e Mario Staderini, solo per trovare sempre nuovi capri espiatori. E che adesso deve licenziare anche tutti i suoi dipendenti.

Un leone che non molla e una leonessa che si è messa in cerca di altre savane. Molto più comode. Tipo la Fondazione italiani europei e le frequentazioni transnazionali che Pannella ha definito, domenica scorsa, durante la consueta conversazione con l’ex direttore di Radio Radicale, il “jet set”. Una parola che, come osservava impietosamente anche l’altro ieri su “Il Foglio” lo stesso Massimo Bordin, nessuno usa più da quarant’anni.

Il non detto è la delusione anche per le ultime intelligenti iniziative, come l’asta radicale che aveva messo in vendita cimeli storici che avrebbero dovuto produrre di più. Molto di più di quei miseri diecimila euro per 78 lotti venduti su 152. O come il crowdfunding per il convegno di lunedì al Senato sui diritti umani e la transizione verso un mondo migliore, che ha raccolto in tre mesi appena sedicimila euro.

Il Partito Radicale è ormai una sora Camilla, che tutti la vogliono ma nessuno se la piglia. Qualche responsabilità ce l’ha anche Pannella, che di sentir parlare di rottamazione generazionale neppure ci pensa; anzi, ha fatto mettere a presidente di Radicali italiani una vecchia e valida militante di appena 93 anni.

Emma Bonino dalla sua non ha di certo la simpatia, come nessuno nel suo staff, da Sabrina Gasparrini in giù. Quest’ultima è quella che auspicava il dialogo coi Fratelli Musulmani in Egitto e in Tunisia e si è visto com’è andata a finire. E a ben vedere la politica estera è proprio il punctum dolens della galassia radicale: campagne incomprensibili come “Nessuno tocchi Saddam”, la scelta tragicomica di Demba Traorè a segretario del partito transanazionale e poi misteriosamente scomparso in Mali. Per non parlare della battaglia fuori tempo massimo per la “Turchia in Europa subito”, che proprio in questi ultimi mesi, tra bombardamenti ai curdi e appoggi sottobanco all’Isis, si è visto quanto era opportuna. Una politica estera da Organizzazione non governativa. Buona per Laura Boldrini forse, ma non per i radicali che negli anni si erano invece contraddistinti per il proprio anticonformismo filo Usa e Israele.

Ultimamente anche dal lato della politica economica hanno perso colpi e forse qualche slogan europeista sarebbe dovuto rientrare: dare l’impressione di essere i rappresentanti del partito filo Bruxelles, trasformando talvolta anche la radio del partito in una Radio Bruxelles, non ha di certo pagato. Anche perché per questo lavoro sporco già bastava e avanzava il senatore a vita Mario Monti. Resta la battaglia per il garantismo, la giustizia e le carceri, che però in un Paese di forcaioli ha non poche difficoltà ad affermarsi.

Vedremo come andrà a finire. Di certo Emma, che dalle colonne di Repubblica rimette il conto a Marco (2500 euro) e sembra minacciare di tagliargli anche la paghetta, non attira le simpatie delle masse. E i giornali del famigerato regime (da cui il nome dell’imperdibile rassegna mattutina “Stampa e regime”) da ieri si sono buttati a pesce su queste contraddizioni, mettendo il dito tra ex moglie ed ex marito. Ora, ironizzano i loro nemici storici, almeno i Radicali non possono lamentarsi che non si parli di loro.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:14