I disastri del pensiero unico catastrofista

L’ondata di retorica catastrofista che ha invaso i media nazionali dopo la vittoria della Brexit costituisce la spinta più forte per quella ostilità contro l’Europa delle élites rinserrate nei loro privilegi che dilaga in tutto il Vecchio Continente.

Ciò che più colpisce dopo il voto del referendum inglese è questa massiccia, incessante, violenta campagna che i giornalisti dei media dominanti stanno conducendo non per influire in qualche modo su un voto il cui risultato è stato ormai definito, ma per condannare in maniera insindacabile ed irreversibile quei cretini ed ignoranti inglesi dei ceti medi e popolari che hanno osato votare contro le indicazioni degli intelligenti, colti, preparati, esperti decisi a mantenere la Gran Bretagna nella attuale Unione europea.

A stupire ed a spaventare non è solo l’unanimità acritica di questo pensiero unico che è diventato ormai dominante nel mondo dell’informazione non solo del nostro Paese ma dell’intero mondo occidentale, ma è anche e soprattutto la carica di assoluta intolleranza nei confronti di chi dissente o non è totalmente allineato alla linea delle caste ai vertici dei centri di potere del pianeta.

Tanta unanimità e tanta intolleranza sono il segno inequivocabile di mentalità antidemocratica e di vocazione autoritaria. Ma non è questo l’aspetto più inquietante visto che prendere la democrazia dalle caste degli ottimati è sicuramente una pretesa bizzarra. A spaventare è la totale assenza di capacità critica in un mondo dell’informazione che in questo modo passa senza battere ciglio dal ruolo di cane da guardia della democrazia a fabbrica del consenso per un potere sempre più isolato nelle società di cui occupa l’apice.

L’assenza d capacità critica è il trionfo del conformismo e la morte dell’informazione libera. Che questo sia il segno di una democrazia in preda al cancro autoritario è indiscutibile. Ma che sia anche la spiegazione più evidente della crisi della stampa in Italia è altrettanto indiscutibile. L’assenza di libertà di pensiero produce disastri spaventosi. Molto più gravi di quelli causati dalla Brexit!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:06