Il “Sì” sgradevole di Descalzi e Moretti

Naturalmente è del tutto legittimo che gli amministratori delegati di Eni e di Finmeccanica, Claudio Descalzi e Mauro Moretti, annuncino l’intenzione di votare “Sì” in occasione del prossimo referendum sulla riforma costituzionale.

Descalzi e Moretti sono i massimi dirigenti delle due più grandi aziende pubbliche italiane, ma sono sempre e comunque dei cittadini che a pieno titolo possono e debbono esprimere liberamente le loro opinioni politiche. Ciò che è legittimo, però, non sempre è gradevole. Ed in questo caso se il diritto costituzionale dei cittadini Descalzi e Moretti è salvaguardato, è decisamente sgradevole che i due massimi dirigenti delle più grandi aziende pubbliche controllate direttamente dal Governo decidano di partecipare attivamente alla campagna referendaria dichiarandosi favorevoli alla riforma fortemente voluta dal presidente del Consiglio e dal suo Esecutivo.

Qualcuno potrebbe pensare che la sortita dei due manager non sia sgradevole ma solo inopportuna. In fondo è scontato che dei dirigenti pubblici di così stretta dipendenza dal Governo non si sottraggano all’obbligo morale di sostenere chi li ha nominati e li tiene in quei prestigiosi e remunerativi posti. Ed il peccato commesso potrebbe sembrare di semplice inopportunità. Invece la sortita, pur essendo scontata, è soprattutto sgradevole. Perché dimostra in maniera smaccata e poco elegante come i gangli più delicati ed alti del sistema statale vengano occupati ed usati per conservare e consolidare il potere di chi occupa e usa. Una volta c’era la lottizzazione ed i pezzi dello Stato venivano spartiti tra i rappresentanti dei partiti non solo di governo ma anche d’opposizione. Non va dimenticato che la lottizzazione prevedeva una sorta di diritto di tribuna per le forze politiche esterne e contrarie a quelle di maggioranza.

Ora il modello renziano non lottizza ma occupa, conquista, asfalta e non fa prigionieri. Di fronte ad un sistema del genere come avrebbero potuto comportarsi diversamente i poveri Descalzi e Moretti? Si sono immediatamente allineati ai voleri ed agli interessi del “padrone”. La sgradevolezza è tutta qui. In democrazia, infatti, non ci dovrebbero essere padroni a cui allinearsi e vendersi!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:06