Governo giallo-verde: quale idea di sviluppo per il Paese

L’Esecutivo giallo-verde non è ancora nato. La Lega e i Cinque Stelle hanno chiesto ulteriori proroghe al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dapprima, ventiquattro ore. Via via sempre più tempo. Matteo Salvini e Luigi Di Maio discutono, trattano, verificano le loro possibili convergenze. Ma il quesito inevitabile riguarda la possibilità di sintesi tra la flat tax e il reddito di cittadinanza. In realtà, proprio su questi temi le due formazioni politiche rischiano un cortocircuito. Ma le conseguenze sarebbero gravi per il Paese. Mentre i due “promessi sposi” provano a ripetersi che il matrimonio s’ha da fare, gli analisti si interrogano opportunamente sul futuro della nostra economia.

Qual è l’idea di Paese di Salvini e Di Maio? Aspettiamo di conoscere anche il loro pensiero sullo sviluppo per il Mezzogiorno. È necessario comprendere che visione vincerà. Se avrà la meglio la linea del pauperismo grillino, che imbonisce gli elettori con un assistenzialismo immorale e impraticabile oppure se prevarrà la ricetta del centrodestra, interpretata dalla Lega. Vale a dire uno sviluppo che generi posti di lavoro e ricchezza duratura.

Dunque, per esprimere un giudizio sulla nascente intesa di governo occorre, necessariamente, partire da queste fondamentali premesse. I moderati che non condivideranno la responsabilità governativa dovranno, in ogni caso, confrontarsi con le misure quotidiane dell’Esecutivo. Ma il presidente Silvio Berlusconi ha detto chiaramente che il prossimo non sarà il governo di Forza Italia. In questi giorni, il presidente della Liguria Giovanni Toti ha lanciato nel dibattito politico una formula che, a suo avviso, sintetizza l’atteggiamento che dovrebbe tenere Forza Italia: la cosiddetta “astensione benevola”. Una sorta di ossimoro che sintetizza, in verità, la delicata situazione nella quale versa la politica italiana. Un fatto è certo. FI potrà condividere unicamente le idee liberali che rappresentano il cuore del programma elettorale del centrodestra. In quel caso, il partito potrà anche sostenere i provvedimenti governativi con un voto favorevole. In caso contrario, il voto sarà convintamente negativo.

Aggiornato il 14 maggio 2018 alle ore 10:03