Rossi senza vergogna

giovedì 3 gennaio 2019


J-Ax auspica un mondo senza Matteo Salvini, Don Clandestini (al secolo Don Biancalani) sogna di mettere su un barcone tutti gli esponenti di questo Governo xenofobo e razzista, Leoluca Orlando si rifiuta di applicare il “Decreto Sicurezza” per fare disobbedienza sugli immigrati, mentre Luigi De Magistris attribuisce a Salvini finanche la responsabilità morale dei cori razzisti contro i giocatori del Napoli a San Siro. Potremmo aggiungere le periodiche intemerate di Oliviero Toscani o di Vauro piuttosto che di Roberto Saviano, ma la minestra avrebbe comunque il medesimo cattivo sapore.

Non crediamo che certo tipo di propaganda risulti utile alla causa dei migranti (oltre due legislature di buonismo immigrantista targato Pd hanno favorito il proliferare del cosiddetto populismo) né tantomeno reputiamo un simile fuoco incrociato capace di intimidire chi quelle politiche restrittive in tema di immigrazione è determinato ad applicarle.

Però certa ostinazione rossa ci fa ancora sorridere perché in questa gente rivediamo il fanciullino di Giovanni Pascoli, quell’eterno barricadero che non riesce ad emanciparsi diventando senziente ed imparando dai propri errori.

Il mondo brucia sotto i colpi del terrorismo di cui l’immigrazione è una delle principali cause (non la sola per la verità), i poveri nostrani devono dividere il niente con i poveri di importazione, il loro caro Barack Obama ha posto un muro al confine col Messico che Donald Trump sta solamente fortificando, le periferie esplodono, l’insicurezza è diventata cronica ma l’evidenza non sembra scalfirli.

Il verdetto delle urne (ma anche la realtà dei fatti) li ha relegati su posizioni antistoriche in tema di immigrazione ma, da Sergio Mattarella fino all’ultimo tesserato del Partito Democratico passando per Papa Bergoglio (tesserato di diritto), non c’è verso di distoglierli dall’ossessione mondialista, dall’utopia pro-accoglienza (utopia che loro hanno ma che tu paghi). Per intenderci, l’Africa in Italia non ci entra ma loro vorrebbero farcela entrare a martellate senza sentire ragione. Come nelle migliori tradizioni, l’invasato è anche arrogante: vi immaginate cosa sarebbe successo se tutto il veleno rovesciato su Salvini in questi giorni fosse stato riservato a gente come Laura Boldrini e Cécile Kyenge? Vi immaginate cosa sarebbe accaduto se un sindaco di destra avesse deciso di non applicare un provvedimento governativo? A quest’ora ci sarebbe l’allarme squadrismo, l’Anpi in piazza, la magistratura pronta ad aprire fascicoli per celebrare un nuovo Processo di Norimberga, la polizia postale sguinzagliata sul territorio nazionale alla ricerca degli haters. I “bellaciao” sono così, non amano la violenza quando è contro di loro.

E sono anzi sempre pronti a farti la morale quando sono al Governo vietandoti anche la vendita dei cimeli del ventennio onde poi – come nel caso di Emanuele Fiano – comportarsi come dei ducetti quando sono all’opposizione e menano le mani nell’intento di trasformare il Parlamento in “Aula sorda e grigia” e “bivacco di manipoli”.


di Vito Massimano