Una nazione senza stato

Abbiamo assistito negli ultimi giorni, prescindendo dalla crisi di governo, ad eventi che dimostrano l'evanescenza dello Stato italiano, inteso come ordinamento giuridico e dunque come somma istituzione politica. In ogni Stato ben ordinato esiste, deve esistere una "reductio ad unum", un punto giunti al quale la volontà dello Stato diventa definitiva e manifesta, cioè pubblicamente inoppugnabile. Qui la definitività deve essere rettamente intesa: non per sempre ma finale. La questione è intrinseca allo stesso concetto di Stato ed alla sovranità che ne costituisce tuttora il carattere specifico: indipendenza verso l'esterno e potestà di governo verso l'interno. 

Uno degli equivoci circa lo Stato di diritto consiste nel fatto che credono che tutti debbano avere il diritto di dire la loro in una circolarità infinita. Non è così. Non esiste diritto senza stabilità. Nella "common law", per esempio, lo "stare decisis", il precedente fa la legge. Nello Stato a diritto positivo, come il nostro per antonomasia, è accaduto che il Governo emanasse un decreto-legge, i cui presupposti sono la straordinarietà, la necessità e l'urgenza; il Parlamento lo convertisse in legge approvandolo; il Ministro dell'Interno, concertandosi con il Ministro della Difesa e delle Infrastrutture, emanasse un decreto che proibiva a una nave straniera di entrare nelle nostre acque territoriali; il Ministro della Difesa ordinasse a nostre navi da guerra di scortare tuttavia la nave straniera; il capitano della nave impugnasse il bando davanti al tribunale amministrativo; il tribunale amministrativo annullasse il bando del Ministro dell'Interno; il Ministro dell'Interno appellasse al Consiglio di Stato la sentenza del Tar (non sappiamo l'esito); la procura della Repubblica sequestrasse la nave; la facesse attraccare e autorizzasse lo sbarco degli stranieri a bordo, aprisse un'inchiesta penale ipotizzando la commissione di reati da parte non già dei clandestini ma delle autorità. A tacere delle visite a bordo di vari organismi pubblici ed umanitari. 

È finita? Non si sa! Come finirà? Non si sa! Il garbuglio resta ingarbugliato mentre il sedicente Stato gira in tondo ad occhi bendati come il somaro alla macina.

Aggiornato il 24 agosto 2019 alle ore 11:11