Viltà e virilità

Destra Liberale vuol essere un soprassalto di virilità nella Nazione. Moltissimo tempo fa fu la prima al mondo. Il Risorgimento è stato un periodo eroico, culminato nell’intervento nella prima guerra mondiale, per gl’Italiani la Quarta guerra d’Indipendenza. La Seconda guerra mondiale, cominciata dalla parte sbagliata con un alleato matto e finita con una guerra di liberazione che ci ha riscattato, ha conosciuto, in tutte le sue fasi, l’eroismo del soldato italiano. Si deve essere grati agli Stati Uniti d’America per aver costituito e poi guidato un’alleanza con gli Stati liberi dell’Europa occidentale. Ci hanno risparmiato, si può starne certi, anni di totalitarismo sovietico. Però ciò ha anche rammollito Italiani ed Europei nell’abitudine d’essere difesi da altri.

Luigi Einaudi, fin dagli ultimi anni del secolo XIX, ebbe il coraggio di scrivere che, nelle circostanze storiche ancora attuali, gli Stati nazionali, in Europa, sono polvere senza sostanza, ed avrebbero potuto riconquistare una propria sovranità solo condivisa in una federazione europea. Per lui, economista, la prima cosa da federare avrebbero dovuto essere le forze armate. L’economia segue la politica, non viceversa. Invece in Europa s’è intrapresa la via inversa. Non per volontà degli Stati Uniti. Essi, nel secondo dopoguerra del XX secolo, avrebbero preferito contribuire ad un’alleanza con un Europa occidentale in grado di contrapporsi a Beppone Stalin e non far tutto a proprio onere. Fu, però, troppo comodo, per gli Europei occidentali, mettere la difesa a loro spese. Già la propria ricostruzione fu in gran parte a carico dei nordamericani. Pochissimi, su questa Terra, fanno qualcosa per nulla. Solo i Santi, i quali intuiscono l’Eterno e pensano in questi termini. Quindi i Nordamericani vollero anche assicurarsi un mercato per loro. Quando, Oltreoceano, s’accorsero quanto una politica agraria comune ben fatta rendesse autonoma l’Europa comunitaria in questo settore, là sorsero i primi dubbi. Solo dopo il crollo dell’Unione sovietica, gli Europei cominciarono a capire di dover intervenire anche loro, per assicurare la stabilità del mondo circostante. Lo hanno fatto e lo fanno, però, sempre sotto la gonna di mamma America. La vigliaccheria è spesso stimolata dal benessere materiale, anche oltreoceano. Cominciò a manifestarsi lì con Richard Nixon ed Henry Kissinger, coll’abbandono dei sudvietnamiti ai carnefici comunisti del nord. Si fanno affari con l’Arabia Saudita e gli emirati del golfo, dove si lapidano le donne violentate come adultere, si frustano e decapitano coloro i quali si convertono al cristianesimo, si vendono i bambini per soddisfare bisogni sessuali perversi, e poi s’impiccano gli omosessuali.

Il tradimento dei Curdi è in questa cornice di dilagante viltà. Si dileggi pure Giggino Di Maio che convoca l’ambasciatore Turco, come se ciò facesse il solletico a Recep Tayyip Erdoğan, ma Enzo Moavero Milanesi o chiunque altro non avrebbero fatto di più.

Destra Liberale sorge per un’alternativa alla viltà. Arturo Diaconale è arrivato al punto nello scrivere, dell’Unione europea: “Non ha una politica estera comune, non ha un apparato di difesa comune”. In base agli ultimi trattati potrebbe avere entrambe, ma le cose sono demandate ad un Consiglio europeo paralizzato dai veti, a causa degli sciocchi pseudo-sovranismi incrociati. Ursula von der Leyen, la Presidente della Commissione di governo dell’Unione, già ministra della Difesa tedesca, ha dichiarato espressamente, e col suo passato questo è gravissimo, che l’Unione deve togliersi dalla testa un apparato di difesa comune, in quanto c’è già l’Alleanza Atlantica. Destra Liberale ha un senso se riprende il filo del discorso da Luigi Einaudi, e mette a nudo la vigliaccheria sottostante allo pseudo-sovranismo d’accatto.

Aggiornato il 14 ottobre 2019 alle ore 13:16