L’ultima moda: rovinare le ricorrenze dei gesti eroici

L’ultima moda dell’autolesionismo italiano nelle istituzioni? Rovinare le ricorrenze dei gesti eroici altrui. Il 15 gennaio 1993 il Capitano Ultimo e la sua squadra riuscirono dopo una lunga operazione di intelligence a catturare Totò Riina a Palermo? E il 15 gennaio 2020 arriva la notizia che il Tar del Lazio conferma la decisione di togliere la scorta al suddetto capitano Sergio De Caprio, che da oggi in poi sarà potenzialmente alla mercé di eventuali vendette mafiose.

È un esempio, ma se ne potrebbero fare altri mille. Perché il problema che sta devastando il nostro Paese è l’esibizionismo mediatico. E quando non si può vivere di luce propria, lo si fa con la luce riflessa dall’eroismo e dal coraggio altrui. E dall’abnegazione di chi compie piccoli gesti eroici quotidiani. Come tenere una comunità per gente disagiata e portarla avanti. Altri invece dietro le scrivanie ridono per avere avuto il proprio quarto d’ora “wharoliano” di celebrità sulla pelle del prossimo. E magari ottenuto soddisfazione facendo un dispetto pesante a qualcuno che era loro antipatico e di cui erano invidiosi e gelosi. Funziona così l’Italia. Da Dante Alighieri in poi, come minimo. E anche Ultimo è di origine fiorentina.

Aggiornato il 16 gennaio 2020 alle ore 11:30