Ripresa economica: soufflé e pneumatico

Nel soufflé, è noto, sono le chiare d’uova montate a neve che, cuocendo in forno, fanno gonfiare l’insieme nello stampo. Nel soufflé si può mettere quasi tutto. Gl’ingredienti più disparati possono servire a preparare la pietanza. Ma, ciò che fa di una vivanda un soufflé è appunto la chiara d’uovo, che sostiene l’impasto indurendosi al calore.

Lo pneumatico è una camera d’aria che pure cresce se gonfiata. La pressione deve essere controllata perché tende a diminuire. La ripresa economica, che tutti auspichiamo e aspettiamo, potrà sembrare un soufflé o una gomma. Allo stato, il Governo ha messo nell’economia ogni genere di elemento e “montato” ogni fattore di crescita affinché il sistema produttivo possa riprendere ad espandersi. Elementi e fattori che, per quanto svariati in modo che l’impasto fosse gradito a tutti i palati, il Governo non li aveva. Ha dovuto farseli prestare dai vicini, che non gliene daranno altri. Ora la pietanza è infornata. Speriamo che lieviti e cuocia al punto giusto, perché tutti ne possano mangiare. Il soufflé ben fatto sta su da solo.

Se però la ripresa economica fosse a foggia di pneumatico, la botta d’aria a pressione immessa dal Governo avrebbe gonfiato la camera d’aria, ma senza certezza che le atmosfere misurate restino stabili e non prendano poi a diminuire, richiedendo aria compressa aggiuntiva. Lo Stato, se lo pneumatico si sgonfia, non può tenere l’andatura necessaria e non riesce né ad alimentare il compressore per riportare a pressione le gomme, né a ricaricare le batterie. Rallenterà fino a fermarsi, lasciando a piedi tutti.

L’amara verità è che le due similitudini sono sforzate. Il Governo non pare uno chef stellato o il capo gomme della Ferrari. Sta improvvisando, un po’ senza colpa e un po’ per colpa sua. Aspetta a vedere il risultato. Ma l’attesa appaga l’aspettativa piuttosto che realizzarne l’esito.

Aggiornato il 28 maggio 2020 alle ore 09:55