L’hashtag del governo è #arrangiatevi

venerdì 28 agosto 2020


Lo avessimo scelto noi questo governo, potremmo dire: chi è causa del suo mal... Invece ce l’hanno imposto con una operazione politica ipocrita e vergognosa che nella storia resterà impressa per i danni, la distruzione e il disfacimento che ha portato. Perché sia chiaro che i guasti veri per l’Italia, più e prima del covid, l’hanno portati i giallorossi a partire da un anno. Insomma, se avessimo votato a settembre 19, almeno avremmo avuto sia una maggioranza preferita e un governo con un programma chiaro e condiviso al posto del caos.

Per carità è pure vero che scelleratamente un bel pezzo del Paese nel 2018 scelse i grillini, fenomeno che sarà affidato alla storia della psicanalisi, visto che un autolesionismo tanto grave è materia freudiana, ma è altrettanto vero che sempre nel 2018 la coalizione vincente fu il centrodestra nettamente. Insomma tra il 38 percento che prese il centrodestra e il 33 percento dei seguaci di un comico, non ci corse poco, dunque già allora escludere a priori la coalizione vincente senza offrirle una chance, fu un atto grave e lesivo del sentimento popolare.

Dopodiché non v’è dubbio che Salvini fece il resto, perché se il leader della Lega non avesse abboccato all’amo filisteo, saremmo tornati al voto e basta e di sicuro tutt’altra realtà avremmo raccontato oggi. Adesso molti diranno: e chi ci dice che con un governo di centrodestra saremmo stati meglio? Ovviamente nessuno, ma almeno avremmo rispettato la sovranità popolare, scelto un programma e una maggioranza meno fasulla, bugiarda e voltagabbana.

Eppure, e qui sta il tragico, dopo un’esperienza negativa come quella gialloverde, un anno fa si era ricreata l’occasione di tornare al voto, di rimediare all’errore precedente offrendo alla nazione la scelta di una coalizione, e invece no, si è fatto spallucce mettendo in piedi un mostro fariseo che in nessuna democrazia occidentale avrebbe potuto governare, solo in Italia è potuto accadere.

Tanto è vero che detto e fatto assieme all’ipocrisia è arrivato il peggio politico che ci sia, un governo mediocre, seconde e terze file con in mano dicasteri strategici, neofiti allo sbaraglio in un passaggio drammatico per il paese, inesperti e incapaci a decidere di noi, del futuro, delle sorti di 60 milioni di cittadini.

Ecco perché il guasto è precedente al covid ed ecco perché col covid siamo finiti nel pallone, nel ridicolo tragico, nel dramma collettivo di uno sbando su tutto, insomma è uscita fuori l’ignoranza e l’incoscienza letterale che già c’era e che per farci male hanno fatto finta di non vedere.

Per questo stiamo pagando più di qualsiasi altro paese, stiamo sprofondando più di tutti, siamo finiti in un tunnel infernale dove oltre alla luce manca sia l’aria che una via di fuga, per questo siamo arrivati al si salvi chi può e all’arrangiatevi signori. Del resto, scusate, c’è qualcuno che abbia capito come riaprirà la scuola, come saranno in classe i nostri figli? Quali saranno i bus per trasportarli? Le mascherine? C’è qualcuno che abbia capito come si gestiranno gli illegali che hanno ripreso ad invaderci come se niente fosse? C’è qualcuno che possa spiegare perché ancora a troppi non sia arrivata la cig, a troppe aziende il finanziamento, a troppi autonomi il sostegno, che fine faranno e chi pagherà le scadenze fiscali onnipresenti, chi e come potrà utilizzare il recovery? C’è qualcuno che possa spiegarci perché molti decreti attuativi dei dpcm ancora non ci sono e perché sui bonus è tutto un casino, che possa dire cosa succederà quando cadrà il veto sui licenziamenti e alla fine dell’estate si faranno i conti, c’è qualcuno che possa illustrare dove sarebbe la semplificazione burocratica sbandierata negli show e che fine farà l’Alitalia, l’ex Ilva? C’è qualcuno che possa garantire successo e redditività a ristatalizzare i grandi gruppi, dopo che solo in Italia negli ultimi 50 anni si è fatto avanti e indietro 4 volte, dai trasporti alle tlc e alle banche, adesso con la rete unica su Tim si sta tornando alla famosa Stet, la ricordate?

Ebbene cari signori rispondiamo noi: no, non c’è nessuno perché nessuno è il brand del governo e della maggioranza, nessuno è in grado di pensare al futuro e preparare uno straccio di progetto, mettere in campo una idea concreta per il sud, chiacchiere a parte, compresa l’ultima idiozia del tunnel fra Calabria e Sicilia, dopo che si sono spesi miliardi a gogò per il ponte sullo stretto.

Ecco perché la parola d’ordine e l’unico messaggio dell’esecutivo e della maggioranza più di sinistra della storia è: “Cari italiani, arrangiatevi e inventatevi qualcosa perché a costo di ridurvi alla disperazione noi di qui non schiodiamo”. Per questo di risposta noi de “L’Opinione” abbiamo scritto: “Settembre, un’occasione unica”. Dipende da noi mandarli a casa e col biglietto di sola andata.


di Alfredo Mosca