Italia e Covid: ma quando ci vacciniamo di questo passo?

L’Italia dei vaccini è già in affanno. Come se non bastasse la “fame di aria” che deve patire chi è passato e sta tuttora passando le pene dell’inferno del Covid-19, tipo col casco e in terapia intensiva tanto per intenderci. Servono vaccini, infermieri, medici e poi si scopre che i bandi vengono disertati e che le forniture dei colossi farmaceutici stentano a decollare, con ammanchi di fiale da pelle d’oca (di sanzioni non se ne parla, e qualora ci fossero farebbero il solletico alle big pharma). Nel mentre, ci si masturba con le problematiche del Governo Conte e le schizofrenie renziane.

In una frase: mancano i vaccini e chi dovrebbe somministrarli (qualcosa come 7mila persone mancanti all’appello), e allora dove andiamo? All’orizzonte non c’è solo la pandemia da sconfiggere, ma un possibile altro anno di buio totale.

Con queste premesse pare impossibile inoculare i vaccini in campo (Astrazeneca aspetta ancora il semaforo verde) per una platea di sessanta milioni di individui. Ripetiamo insieme, sessanta milioni.

Allarmismo? Ci risentiamo in primavera.

Aggiornato il 22 gennaio 2021 alle ore 18:12