Italia e Covid: ma quando ci vacciniamo di questo passo?

venerdì 22 gennaio 2021


L’Italia dei vaccini è già in affanno. Come se non bastasse la “fame di aria” che deve patire chi è passato e sta tuttora passando le pene dell’inferno del Covid-19, tipo col casco e in terapia intensiva tanto per intenderci. Servono vaccini, infermieri, medici e poi si scopre che i bandi vengono disertati e che le forniture dei colossi farmaceutici stentano a decollare, con ammanchi di fiale da pelle d’oca (di sanzioni non se ne parla, e qualora ci fossero farebbero il solletico alle big pharma). Nel mentre, ci si masturba con le problematiche del Governo Conte e le schizofrenie renziane.

In una frase: mancano i vaccini e chi dovrebbe somministrarli (qualcosa come 7mila persone mancanti all’appello), e allora dove andiamo? All’orizzonte non c’è solo la pandemia da sconfiggere, ma un possibile altro anno di buio totale.

Con queste premesse pare impossibile inoculare i vaccini in campo (Astrazeneca aspetta ancora il semaforo verde) per una platea di sessanta milioni di individui. Ripetiamo insieme, sessanta milioni.

Allarmismo? Ci risentiamo in primavera.


di Stefano Cece