Errori da non ripetere

Quarant’anni fa abbiamo commesso un errore: non abbiamo compreso che, dietro le Brigate Rosse, si nascondevano problemi seri del sistema. Stiamo per ripetere lo stresso errore con l’estrema destra. Intendiamoci. Parliamo di persone che, per opposte ragioni, si collocavano (o vengono, oggi, collocate) oltre il limite del cosiddetto arco costituzionale. I primi, se ricordo bene, sparavano e uccidevano, anche se – non diversamente da oggi, con gli altri – qualcuno assumeva un atteggiamento indulgente, definendoli compagni che sbagliano. La verità è che gli estremismi sono tutti da respingere, siccome pericolosi, illiberali e antidemocratici.

Temo, però, che gli scioglimenti d’imperio, verosimilmente inutili, possano soltanto peggiorare la situazione, spingendo ancora più in là i facinorosi senza risolvere uno solo dei problemi che ci affliggono. Ecco. Noi non dobbiamo giustificarli: dobbiamo comprendere che cosa spinge alcune persone ad abbracciare idee farneticanti. Cancellando loro, non eliminiamo i problemi. Ci siamo già passati.

Le democrazie vincono quando non sono deboli e sono forti quando si interrogano su se stesse. Per eliminare il disagio non servono decreti prefettizi. Serve la politica, quella che sa vedere e ascoltare. Rileggete Aldo Moro, anche quello dei momenti più drammatici.

Aggiornato il 12 ottobre 2021 alle ore 09:24