E(o)lezioni municipali

I candidati di (centro)destra hanno perso perché non erano buoni o non erano buoni perché hanno perso? Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Matteo Salvini (ordine alfabetico) in questa tornata elettorale non hanno dimostrato di essere quei gran rabdomanti che trovano l’acqua sulla luna. Nominare i candidati sulla linea di partenza comporta, nelle elezioni municipali, che perdano la corsa. La trimurti del (centro)destra lo sa molto bene. Sicché resta da chiedersi perché ha fatto il contrario.

I sindaci eletti vincono con i voti di un quarto degli elettori aventi diritto. Il che non scusa affatto i perdenti. Proprio i capi del (centro)destra, prescindendo dai sondaggi nazionali, devono meditare sulla sconfitta, che dipende da fattori che comprendono le tante cose di cui è fatta la politica, e che sono mancate quasi tutte nelle Municipali e relativi ballottaggi. Il leaderismo connota, è vero, la politica dall’inizio del terzo millennio, e forse da sempre. Eppure non basta, senza un’ideologia strutturata. Contrariamente all’opinione comune, accreditata dai media amici e nemici, al (centro)destra manca un’ideologia siffatta. Il sovranismo è forse l’opposto del populismo oppure la stessa roba o una variante della stessa? Qualcuno, un simpatizzante acculturato, ha forse compreso fino in fondo i pochi punti programmatici (esteri, difesa, economia, educazione e poc’altro) che fanno la differenza in termini di libertà individuale e di società aperta, rispetto alla sinistra, che il centro si sforza soltanto di rappresentare riuscendoci mai?

Nella corsa demagogica l’hanno sempre spuntata le sinistre. Il (centro)destra pensa davvero di vincere rincorrendole, anziché prospettando con realismo e lungimiranza una rigenerazione delle cellule muscolari del corpo italiano? La premiership di Mario Draghi dovrebbe aver insegnato che, nella politica con la “P” maiuscola, la serietà paga quanto l’applicarsi alle cose importanti, avendo un certo senso storico e una precisa idea di Governo, che vuol dire “dove andare” e “come andarci”.

Aggiornato il 20 ottobre 2021 alle ore 09:46