Informazione scandalosa

Lunedì scorso, per caso, mi sono imbattuto su Rai Tre mentre andava in onda Agorà Extra, condotto da tal Senio Bonini. Ovviamente si parlava del Covid e, altrettanto ovviamente, il programma era scandalosamente schierato contro ogni forma di critica e di dissenso nei confronti della strategia sanitaria del Governo. Tuttavia, ciò che è accaduto verso la fine della puntata possiamo definirla una oscena manifestazione di pura disinformazione.

Interpellata dal conduttore, la presidente della Società italiana di pediatria, la professoressa Annamaria Staiano, ha dichiarato che i benefici dei vaccini ai bambini sotto i 12 anni superano i rischi, dal momento che da inizio pandemia, ovvero in circa due anni, sono morti 36 soggetti nella fascia da 0 a 19 anni. A questo punto lo stesso conduttore ha improvvisato un grottesco show: “Immaginate le affollate classi di una volta – ha iniziato – e mettete tutti in fila questi 36 bambini che non ci sono più, sono scomparsi. Quindi, vaccinatevi!”. In sostanza, questo genio della comunicazione, con l’evidente complicità della pediatra, è riuscito ad arruolare nella legione dei bambini i ragazzi e i giovani neo-maggiorenni. Un vero colpo da maestro.

Ma non basta: prendendo per oro colato la dissertazione della specialista, la quale ha sostenuto che onde far correre rischi ai nostri figli vacciniamoli a manetta (sebbene ci sono molti autorevoli studi internazionali che dimostrerebbero l’esatto contrario, ossia che i rischi legati alle reazioni avverse nei bambini supererebbero di gran lunga quelli creati dal virus), se ne potrebbe dedurre che prima che arrivasse il Sars-Cov-2 sotto i 20 anni in Italia non morisse nessuno, né con l’influenza e né con altre forme di malattie respiratorie, peraltro nell’arco di quasi due anni. Cosa ovviamente del tutto destituita di fondamento.

Infine, ultimo ma non meno importante, sia la stessa Staiano che il geniale conduttore si sono dimenticati di spiegare ai telespettatori che questi 36 poveretti che non ci sono più erano affetti da gravi e gravissime patologie pregresse che ne pregiudicavano in modo molto serio la risposta immunitaria. In questi casi, come segnala l’ultimo rapporto del 5 novembre dell’Istituto superiore di Sanità, in cui a ottobre i morti col Covid vaccinati hanno superato i non vaccinati, il siero non è in grado di suscitare la medesima risposta immunitaria. Ma questo per la nostra imbarazzante informazione pagata dal contribuente è un dettaglio che non merita neppure di essere citato.

Aggiornato il 01 dicembre 2021 alle ore 10:01