In attesa che si sciolga il nodo del nuovo presidente della Repubblica, l’Italia continua a vivere sotto un soffocante regime di restrizioni sanitarie. In pochissimi, soprattutto nel compiacente mondo dell’informazione, si chiedono il motivo di tutto ciò, malgrado circa il 90 per cento della popolazione sia vaccinata. Soprattutto non si chiedono come mai tanti altri Paesi stiano procedendo nella direzione opposta alla nostra, trattando il Sars-Cov-2 al pari di un virus influenzale.

Evidentemente le cose sono due: o il nostro virus è più cattivo o in troppi stanno speculando su una malattia che ha sempre riguardato le persone più fragili. Tertium non datur.

Aggiornato il 20 gennaio 2022 alle ore 09:41