Ucraina: Biden ha sbagliato tutto

È inutile fingere, per patriottismo occidentale, che la responsabilità del precipitare degli eventi in Ucraina sia solo del presidente russo Vladimir Putin. La verità è che il presidente americano Joe Biden ha tirato tanto la corda che questa si è spezzata. Per quasi due mesi il presidente americano ha fatto orecchie da mercante e non ha voluto fornire a Mosca la garanzia che l’Ucraina non sarebbe entrata nella Nato. Ha così incoraggiato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dominato dai nazionalisti ucraini più estremisti (e di orientamento neo-nazista), a confermare quell’obiettivo (inserito nella Costituzione ucraina) persino pochi giorni fa.

Si poteva evitare la prova di forza militare con un’azione diplomatica che prendesse seriamente in conto le legittime preoccupazioni russe e che si aprisse un tavolo negoziale sulla sicurezza europea. Non lo si è voluto fare. È per tutto questo che la corda si è spezzata e Vladimir Putin, inascoltato per due mesi, per non perdere credibilità, ha dovuto dare avvio la scorsa notte all’“operazione speciale” finalizzata – nelle parole di Putin – alla “de-militarizzazione e de-nazificazione” dell’Ucraina.

Sarebbe ingiusto attribuire al solo Putin le conseguenze belliche, umanitarie ed economiche di questa operazione militare. Si tratta di una débâcle della leadership americana, dell’Occidente e della Nato. Gli europei sono stati trascinati dagli Usa di Biden – ma anche dai precedenti presidenti da Bill Clinton fino ad oggi – in una folle strategia di espansione della Nato ad Est, fino a voler lambire i confini della Russia. Era prevedibile che l’orso russo avrebbe reagito e così è stato. Quella strategia era basata sullo sfruttamento dei vecchi sentimenti anti-comunisti ed anti-sovietici, su calcoli elettorali dei vari presidenti americani, oltre che su quelli dei nazionalisti dei Paesi est europei post-comunisti, e sugli interessi del complesso militare industriale americano.

Questa strategia ha portato l’Occidente a favorire in Ucraina l’avvento al potere di un ex conduttore televisivo come Zelensky al rimorchio di gruppi paramilitari di nazionalisti neo-nazisti che ostentano un fanatismo anti-russo. Le conseguenze militari ed economiche di questa débâcle dell’Occidente devono essere attribuite alla debole ed incerta leadership americana: Biden in primo luogo per l’oggi, i suoi predecessori per l’intera fase seguita al crollo dell’Urss.

Aggiornato il 25 febbraio 2022 alle ore 12:45