Perché la tassa piatta non è ingiusta

lunedì 28 novembre 2022


Nel corso della scorsa campagna elettorale e anche dopo la formazione del governo, immancabilmente, quando si passava a parlare della flat tax, cioè della tassa piatta secondo una percentuale predefinita ed eguale per tutti, i politici o i commentatori di sinistra non hanno mai cessato di criticare questa proposta del centrodestra con il medesimo argomento: si tratterebbe di un sistema impositivo che avvantaggia i ricchi e svantaggia i poveri. A dire il vero, non avevo mai inteso il motivo reale di una tale critica, sembrandomi che essa fosse di oscuro fondamento, legato a chissà quale raffinata e inesplicabile escogitazione dei sommi esperti dell’economia e dei sistemi fiscali e incomprensibile per i comuni mortali. Sicché, pochi giorni fa, per capire, ho ascoltato con molta attenzione la spiegazione di una tale critica che veniva presentata da un politico di sinistra di cui non rammento il nome, nel corso di una delle tante trasmissioni di approfondimento.

Ebbene, la spiegazione fornita è questa e soltanto questa che segue: la tassa piatta è ingiusta perché permette ai ricchi di risparmiare, in termini relativi alla propria base imponibile, una somma maggiore di quella che invece possano risparmiare i meno ricchi. Tradotto in un esempio: se tu che sei ricco per avere una base imponibile – per esempio – di centomila euro, in forza della tassa piatta – per esempio – del 15 per cento, paghi 15mila euro di imposta; io che invece sono povero per avere una base imponibile di sole ventimila euro, in forza della medesima tassa fissa, pagherò solo tremila euro di imposta. Risultato: il ricco, che senza la tassa fissa, avrebbe pagato per esempio 30mila euro, ha risparmiato 15mila euro, mentre il povero, che avrebbe pagato 6mila euro, ha risparmiato solo 3mila euro: ecco dunque – così dicono da sinistra – che il ricco viene avvantaggiato rispetto al povero.

Tutto qui. Io stentavo a credere che fosse davvero tutto qui e pensavo ci dovesse essere qualcosa che non fosse stato detto nel corso della trasmissione o che io non avevo percepito. Invece, no: tutto qui. Insomma, per la sinistra italiana, la tassa piatta è ingiusta perché fa risparmiare ai ricchi somme maggiori di quelle risparmiate dai meno ricchi: una follia! Ed è una follia perché si omette di considerare il contesto complessivo della situazione fiscale dei ricchi e dei meno ricchi. Basta, infatti, considerare come pur essendo vero che i ricchi, tramite la tassa piatta, risparmiano di più dei meno ricchi, è anche vero che comunque e in ogni caso i primi pagano imposte in misura maggiore dei secondi: nell’esempio fatto sopra, i ricchi pagheranno 15mila euro, mentre i meno ricchi soltanto tremila euro. Da qui, la simmetria che scongiura ogni ingiustizia della tassa piatta: il di più che i ricchi risparmiano rispetto ai meno ricchi, lo pagano in imposte che questi invece risparmiano. Insomma, mentre il ricco risparmia di più ma paga anche di più, il meno ricco risparmia di meno ma paga anche di meno. E allora dove si trova l’ingiustizia? Che qualcuno me lo spieghi. Se può.


di Vincenzo Vitale