Correre per ricordare?

A pagina 7 del Corriere della Sera di lunedì 30 gennaio 2023 sono stato attratto da una foto a colori. Ritrae “il presidente del Senato Ignazio La Russa, 75 anni, ieri alla Run for Mem”, così recita la didascalia. Il titolo precisa che “La Russa corre per la Memoria e per Israele”. E l’articoletto aggiunge: “Contro l’antisemitismo e l’antisionismo per la vita e l’esistenza d’Israele. Ignazio La Russa ha spiegato così la sua presenza ieri a Milano nella VI edizione di Run for Mem, corsa per la Memoria voluta dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane”. Forse, senza la partecipazione del sorridente e vigoroso La Russa, l’edizione nazionale del Corriere della Sera non avrebbe riportato la notizia della corsa, che ignoravo, sebbene sia al sesto appuntamento.

Adesso che ho conosciuto la manifestazione, nominata indulgendo all’anglicismo così di moda e già sol per questo stridente con la cosa, lo scopo, il patrocinatore (per i quali dico ciò con deferenza e sommissione), non mi sento di astenermi dal giudicarla inappropriata. Per difesa preventiva da improbabili ma possibili accuse intuibili, devo abbandonarmi ad una personale confidenza, a riguardo.

Ero ragazzo nel Dopoguerra. Nel mio paesello la Chiesa era quasi tutto. Io vi ero stato educato. Le feste patronali, le cerimonie nuziali, le comunioni, i funerali, le prediche dei Passionisti in preparazione della Pasqua, il precetto pasquale, le messe cantate con l’incenso sparso dai turiboli oscillanti. Ancora lo fiuto chiudendo gli occhi sessant’anni dopo.

Vi risuonava dagli altari, agli ebrei, l’accusa del Deicidio. Nel silenzio della mia piccola coscienza appena dilavata dalla confessione, la terribile accusa rimbombava. L’assurdità di uomini che uccidevano un Dio! Adolescente, nondimeno già ragionavo filosoficamente. Se gli ebrei avevano ucciso un ebreo, non avevano forse fatto la volontà di Dio? Se nessuno ne avesse messo a morte il Figlio, il Cristianesimo sarebbe svanito. Sicché gli ebrei mi parevano all’epoca i benefattori della Chiesa che Paolo aveva costruito sul Risorto. Ne trassi, per paradosso, la più fervida simpatia per gli ebrei. Dopo la Shoah, l’affezione dell’adolescenza per gli ebrei divenne pure solidarietà politica per lo Stato di Israele, che considero anche il risarcimento per il Male tuttavia non risarcibile.

Dunque, posso confessarlo tranquillo. Run for Mem non è di mio gusto. Per il Ricordo, bisogna attivare la memoria, non le gambe.

Aggiornato il 01 febbraio 2023 alle ore 10:17