Sassolini di Lehner: aggressori e aggrediti

Premesso che so distinguere tra aggressore ed aggredito, è giusto, però, non mandare il cervello all’ammasso della propaganda. Quella russa è talmente impudente e scoperta che nessuno al mondo credo la prenda minimamente sul serio. Certo, c’è il tragico precedente di un 30 per cento di italiani, che considerarono veritiere le menzogne sovietiche. Ricordo la stolta profezia di Eugenio Scalfari che avvalorò la stupidaggine dell’Urss kruscioviana capace di scavalcare in pochi anni gli Usa riguardo al Pil ed alla qualità della vita.

Oggi, però, siamo cresciuti. Né Putin e tantomeno Medvedev riusciranno a prenderci per il naso come ai tempi nei quali il Pci ci rivendeva per mirabilie della scienza proletaria i deliri agronomici dell’imbroglione di nome Lysenko.

Anche nella “nostra” propaganda pro Nato, pro Usa, pro Occidente, pro Ucraina c’è un aspetto da cui è giusto prendere le distanze.

Mi riferisco al proposito di processare la dirigenza russa per conclamati crimini di guerra.

Ora, mamma Historia ci dice che simili procedimenti sono gestiti ed attuati dai vincitori. La qualcosa rimanda ad un obbiettivo chiaro e netto: salvando l’integrità ucraina, mettere in ginocchio ed umiliare la Federazione russa, destinandola verso l’entropia, tipo l’atomizzazione della Jugoslavia.

Un tale accadimento non mi pare augurabile, essendo potenzialmente in grado di scatenare l’Apocalisse tra Europa ed Asia.

Se l’obbiettivo fosse la disintegrazione della Russia, ecco che l’attuale bluff putiniano di una reazione nucleare potrebbe funestamente concretarsi, cancellando il Vecchio Continente.

Infine, un dubbio: ma l’Occidente ha le carte in regola per mandare alla sbarra chicchessia per crimini di guerra?

Fu o no un crimine di tipo terroristico la bomba atomica su Hiroshima (6 agosto 1945), così come l’altra sganciata (9 agosto 1945), su Nagasaki?

All’istante si registrarono 210mila morti e 150mila feriti, senza contare le migliaia di vittime negli anni successivi a causa delle radiazioni.

Fu o no terrorismo lo sganciamento di 7mila tonnellate di bombe incendiarie da parte di inglesi ed americani su Dresda nel febbraio 1945, con l’esito di quasi 400mila tedeschi bruciati vivi e resi liquidi da temperature di 3mila gradi Fahrenheit?

Gli autori, essendo vincitori, giustamente, non si autoprocessarono, ma tali precedenti – e ce ne sarebbero molti altri, vedi l’assassinio di Gheddafi ed i bombardamenti sulla Libia – non li legittimano ad ergersi a tribunali morali.

Aggiornato il 22 febbraio 2023 alle ore 13:50