Pagina 6 - Opinione del 04-9-2012

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lex Schwazer nuova icona del male
nello sport. Ai tempi del web 2.0 è
bastato il fulmine a ciel sereno dell’esclu-
sione del maratoneta dalle ultime Olim-
piadi londinesi perché sulla rete si scate-
nasse la furia dei censori. Lo sport come
lo avevano immaginato i greci a Olimpia
non esiste più. La prestazione e il risultato
contano più degli ideali di Pierre de Cou-
bertin.
La grave caduta della medaglia d’oro
a Pechino, però, ha consentito alla pancia
del paese di trovare un capro espiatorio
da fustigare, riflesso pavloviano di un po-
polo che così pensa di controbilanciare la
troppa indulgenza nei
confronti delle proprie
manchevolezze. I soliti
benpensanti hanno tro-
vato la panacea anche
nel declino giudiziario
del ciclista americano
Lance Armstrong.
Lo sport, tra sponso-
rizzazioni e diritti tele-
visivi, ha di fatto messo
in second’ordine le ra-
gioni della salute degli
atleti, per privilegiare la
mercificazione spettaco-
lare delle loro gesta. E
questo fenomeno è stato contrastato non
dall’interno, ma dalle Procure. Moralisti,
a volte con tesi davvero d’accatto, sono
sempre dietro l’angolo anche nel calcio,
tra filippiche sul calcio scommesse e pre-
diche sul fair play finanziario. Quest’ul-
timo tema è stato uno dei capisaldi della
A
gestione dell’Uefa di Michel Platini:
Le
Roi
voleva dare un perimetro etico alle
spese folli dei club continentali, salvo poi
scoprire che gli emiri del Paris Saint Ger-
main non si fanno nessuno scrupolo nel-
l’acquistare “top player” (da Pastore a
Ibra) a prezzi stellari.
Insomma la correttezza economica vale
in teoria, e comunque non nella capitale
francese. Le inchieste sul calcio-scommes-
se? Il sistema era e resta permeabile a or-
ganizzazioni criminali, in grado di com-
binare partite e lucrare sulle giocate dei
bookmaker. La giustizia sportiva è ammi-
nistrata da una anacronistica Procura sen-
za alcun potere reale di
indagine, gli accusati
non hanno diritto di
contro-interrogare i
propri accusatori, i pen-
titi come Andrea Ma-
siello, pur tra mille con-
traddizioni,
hanno
rimediato condanne lie-
vi (tra due anni rimette-
rà gli scarpini da calcio)
e i tifosi si dividono in
fazioni pro o contro
Antonio Conte, inibito
per dieci mesi.
E i moralisti? Solle-
ticano il ventre molle del paese demolendo
chi è già immobilizzato alla gogna media-
tica. Attaccare la degenerazione dello
sport-business è una sfida troppo impe-
gnativa per i soliti fustigatori da salotto…
MICHELE DE FEUDIS
www.barbadillo.it
iamo allo stillicidio fiscale. Non passa
giorno che le agenzie di stampa non lan-
cino notizie su controlli da parte dello stato
nelle imprese, di ogni genere. Non succede
mai, ribadisco il mai, che il bollettino di
guerra non lanci, trionfalmente, casi di gran-
de successo da parte dei controllori. Pren-
diamo l’esempio di ieri: «Dopo il piano di
controllo economico del territorio effettuato
ad inizio mese di agosto, la Guardia di Fi-
nanza di Savona ha eseguito, nelle giornate
di venerdì e sabato scorsi, un ulteriore vasto
programma di mirati interventi ispettivi in
diverse località del litorale della provincia
per la prevenzione e la repressione dell’abu-
sivismo commerciale e
per la verifica della rego-
lare emissione di scontrini
e ricevute fiscali. Dai con-
trolli è emerso che il 37%
degli esercizi verificati
non emette scontrino».
Non emette quanti scon-
trini? Uno? Dieci? Tutti?
Complessivamente sono
state impiegate 59 pattu-
glie, in divisa ed in bor-
ghese, che nel corso delle
intere giornate del 31
agosto e del primo set-
tembre hanno perlustrato
numerose zone di Savona e delle maggiori
località turistiche della costa. Sono stati con-
trollati 256 esercizi di diverse categorie eco-
nomico-commerciali, rilevando in 94 casi la
mancata emissione del documento fiscale
con una percentuale di irregolarità di quasi
il 37% dei negozi. Inoltre è stato constatato
S
che 6 datori di lavoro (3 bar, 1 stabilimento
balneare, 1 pizzeria ed 1 ristorante) si avva-
levano di manodopera in nero prestata da
8 lavoratori, tra questi 5 cittadini italiani e
3 extracomunitari in regola con il permesso
di soggiorno. I controlli materia di abusivi-
smo commerciale e sicurezza prodotti hanno
portato al sequestro di 336 articoli con mar-
chio contraffatto (in gran parte capi ed ac-
cessori di abbigliamento e pelletteria) e
1.945 articoli di bigiotteria non conformi
agli “standard” di sicurezza stabiliti dal co-
dice del consumo, con la denuncia all’auto-
rità giudiziaria di 8 responsabili. Mi incu-
riosisce la seguente frase: “1.945 articoli di
bigiotteria non conformi
agli “standard” di sicu-
rezza stabiliti dal codice
del consumo”. Ma che
cacchio è il codice del
consumo? Quale altra
idiozia o orpello rappre-
senta? Mi chiedo, ma un
cliente sarà in grado di
scegliere ciò che vuol
comprare oppure no? Un
amico imprenditore, che
ha subito un controllo
della Gdf due mesi fa, mi
ha detto: «Sai, non ab-
biamo speranza quando
questi arrivano. Non esiste un’attività rego-
lare in Italia, per il semplice fatto che esisto-
no talmente tante leggi che risulta umana-
mente impossibile conoscerle e/o rispettarle.
Qualcosa di irregolare lo trovano sempre».
FRANCO POSSENTI
www.movimentolibertario.com
Unpaese di imprenditori
Fuorilegge per necessità
I controlli sulle imprese
danno ottimi risultati,
assimilabili per molti
a un grande successo.
Ma il motivo di tante
irregolarità è semplice:
sono troppe le leggi
da cui difendersi
Il moralismo nello sport
ai tempi del web 2.0
Si scatena in rete la furia
di censori e benpensanti
contro il comportamento
degli sportivi. Peccato
che tra tv, sponsor
ed interessi economici
di puro ci sia ben poco
in questo sistema
L’OPINIONE delle Libertà
MARTEDÌ 4 SETTEMBRE 2012
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