Direttore ARTURO DIACONALE
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Martedì 5 Febbraio 2013
delle Libertà
Quegli spot di Mediaset che ci invitano a votare
on è sfuggito, a chi se ne in-
tende di “sondaggi, tv, ele-
zioni, partecipazione”, la serie di
spot Mediaset con il loro accora-
to invito a recarsi alle urne il 24
e il 25 febbraio.
Una iniziativa civile, anzi civi-
ca, che rimembra antiche massi-
me sulla necessità del voto inteso
come dovere, oltre che come di-
ritto. Il che, peraltro, sarebbe una
forzatura giacché anche il non vo-
to è una decisione politica. Ma il
punto non è questo.
Domandiamoci infatti il per-
ché di un invito che non ha nulla
di partigiano in sé ma che, al con-
trario, col suo trascinamento quo-
N
l’irruzione del Cav nella campa-
gna elettorale di stampo televisi-
vo, si possano ristabilire condi-
zioni di grande recupero per il
Pdl, è più che corretta. Ed è a
questa finalità che si rifanno que-
gli spot civici ben sapendo che la
loro influenza non è decisiva se
isolati dal contesto, ma diventa
importante se collegati sia alla
emittente (Mediaset) sia al tipo
di campagna elettorale impostata
da Berlusconi il cui scopo di fon-
do era ed è, per l’appunto, di re-
cuperare l’enorme gap degli inizi,
con un Pdl ridotto dal 38 per cen-
to a quasi la metà, individuando
nel buco nero degli indecisi l’area
da cui trarne e motivarne i delusi.
L’altra domanda da porsi è se
l’iceberg, quello di Bersani-Ven-
dola, sia ancora così solido,anche
alla luce della bomba nella sini-
stra dell’affaire Mps. I dati dei
sondaggi indicano una costante
ancorché lieve dimunuzione, do-
po l’exploit delle primarie, e ora
in seguito allo scandalo Mps e al-
la tenaglia stretta da Ingroia e
Grillo sulle carni pdiessine.
Il fatto è, tuttavia, che su que-
sto blocco della sinistra il Cav
può fare ben poco se non pola-
rizzare lo scontro come nel pas-
sato.
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«Perché nel Lazio guido i Cristiano popolari»
rene Pivetti si è lanciata anima e
corpo nella lotta all’ultimo voto
er la Regione Lazio. Candidata ca-
polista con i Cristiano popolari di
Mario Baccini, torna in campo con
idee ben chiare e la determinazione
che a trentuno anni l’hanno fatta di-
ventare Presidente della Camera dei
Deputati.
Pivetti perché la scelta di ritorna-
re in politica con i Cristiano po-
polari?
Perché condividiamo le stesse ra-
dici e le stesse finalità. Vogliamo la-
vorare insieme per restituire la po-
litica nelle mani dei cittadini. Siamo
una squadra di cattolici impegnati
per cambiare l’Italia e la Regione
I
Lazio. Le nostre battaglie sono per
la famiglia, il lavoro, la solidarietà
con il fine ultimo del bene comune.
Vogliamo l’abolizione dell’Imu e del
finanziamento pubblico ai partiti.
Qual è il suo obiettivo per il Lazio?
Guardi il mio sogno è che la no-
stra Regione si apra al commercio
con l’estero in modo organico e pro-
duttivo. L’Europa e l’Asia ci offrono
grandi possibilità e non possiamo
ignorarle. La Cina è una risorsa
enorme dove quest’anno il Pil è cre-
sciuto dell’8% con l’assessorato al
commercio si potrebbero creare par-
tnership che creerebbero un indotto
economico tale da risollevare note-
volmente i bilanci regionali.
Ma qualcuno diceva che lei fosse
interessata all’assessorato alla cul-
tura.
Cultura ed economia oggi vanno
di pari passo. Oggi all’estero ci in-
dividuano come i maggiori espor-
tatori di moda e arte, di questo noi
italiani abbiamo fatto un business.
È tempo però che anche le piccole
e medie imprese, che sono il vero
motore del territorio e del Paese,
possano aprirsi verso altri mercati
ed avere nuova linfa. È un appunto
che ho inviato anche a Francesco
Storace per integrare il suo pro-
gramma politico, perché penso che
sia fondamentale per il Lazio.
Politica, donna di spettacolo, volto
noto della tv, ma ha deciso di fare
compagna elettorale tra la gente, ma
lei come si trova a stringere mani
per la strada?
Benissimo. Io giro sostanzial-
mente con i mezzi pubblici o a
piedi. Penso che gli autisti ai ca-
polinea dell’Atac vicino casa mi
conoscano tutti. Spesso mi salu-
tano e mi fermano per chiedere se
sia veramente io. Così avviene al
supermercato o nei negozi.
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2
di
EMMA EVANGELISTA
Parla Irene Pivetti,
capolista del partito
di Baccini alle elezioni
regionali: «Vogliamo
lavorare insieme
per restituire la politica
nelle mani dei cittadini.
E ho un sogno.
Agganciare il Lazio
al miracolo cinese»
di
PAOLO PILLITTERI
La tesi è che sbloccando
una parte dell’astensione,
peraltro in riduzione
dopo l’irruzione del Cav
in campagna elettorale,
si possono ristabilire
tutte le condizioni
per un grande recupero
del Pdl ai danni del Pd.
È una teoria sensata
Berlusconi spaventaMonti eBersani
La “proposta shock” del Cavaliere manda nel panico il premier uscente e il centrosinistra, che reagiscono
scompostamente. Monti: «Voto di scambio con elementi di usura». Intanto sale lo spread e crolla la Borsa
Circomediatico-giudiziario emediatico-bancario
hi ha predicato da anni contro
gli effetti perversi del circuito
mediatico-giudiziario non può non
dare ragione al Presidente della Re-
pubblica, Giorgio Napolitano, per
il suo appello ad evitare che anche
la vicenda del Monte dei Paschi di
Siena venga trattata all’insegna dello
scandalismo giornalistico alimentato
dal protagonismo giudiziario. Certo,
condividere ed apprezzare l’appello
del Quirinale non significa chiudere
gli occhi di fronte alla circostanza
che solo oggi Napolitano ha scoper-
to un fenomeno del genere, che la
conseguenza della sua richiesta non
è solo la difesa di Bankitalia e del
sistema bancario ma anche il tenta-
C
tivo di disinnesco di tutte le tante
mine che il caso Mps potrebbe far
scoppiare sotto il sedere della poli-
tica in generale e del Pd e della sini-
stra in particolare. Ma la scoperta
che Napolitano avverta il richiamo
della propria foresta d’origine du-
rante quello che Roberto Maroni
ha chiamato il “semestre rosso”,
non cambia la validità della sua cri-
tica ai pericoli del circuito mediati-
co-giudiziario e l’importanza sim-
bolica che per la prima volta tali
pericoli siano stati denunciati dalla
più alta autorità della Repubblica.
Dato a Napolitano ciò che è di Na-
politano, va però rilevato come fino
ad oggi la vicenda Mps sia stata ca-
ratterizzata da due fenomeni parti-
colari. Il primo è che il famoso e de-
precato circuito tra stampa e magi-
stratura sia scattato solo dalla parte
dell’informazione. Giornali e Tv
hanno dato vita al solito scandali-
smo giustizialista ma lo hanno fatto
senza il supporto del protagonismo
giudiziario. Dove sono i verbali d’in-
terrogatorio o le inquietanti inter-
cettazioni dei personaggi implicati
che in casi analoghi dominavano pa-
gine e pagine dei quotidiani e riem-
pivano le trasmissioni televisive di
maggiore ascolto? Al momento non
ci sono fughe di notizie dalle Pro-
cure tese ad alimentare l’incendio
scandalistico. I magistrati che inda-
gano fanno il loro lavoro evitando
clamori eccessivi. E la circostanza
merita di essere sottolineata perché
dimostra che per fare giustizia non
c’è affatto bisogno di magistrati su-
perstar. Il secondo fenomeno, altret-
tanto importante e significativo, è
che il caso Mps non solleva solo la
questione del circuito mediatico-giu-
diziario ma anche quella del circuito
mediatico-bancario. Ma su tale que-
stione nessuno osa spendere una so-
la parola. Perché il controllo della
grande stampa nazionale passa at-
traverso le principali banche del
paese e tutti quei campioni integer-
rimi della pubblica moralità...
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2
di
ARTURO DIACONALE
Napolitano scopre solo
oggi un fenomeno noto.
Adesso che può servire
a difendere Bankitalia
e disinnescare le mine
che lo scandaloMps
potrebbe far scoppiare
a danno della politica
in generale, ma di Pd
e sinistra in particolare
tidiano
erga omnes
, incide sul-
l’area dell’indecisione all’appun-
tamento fra tre settimane.
Lo spot Mediaset non è casua-
le - nulla è casuale in una campa-
gna elettorale, anche in una un
po’ folle come questa, come non
è casuale la presenza onnivora del
Cav in tv culminata con la pro-
messa rimborsi Imu - ma va a in-
teressare una autentica moltitu-
dine di “non ancora convinti del
dovere di votare” aggirantesi in-
torno al 35 per cento, come ricor-
da l’ottimo D’Alimonte sul
Sole-
24 ore
. La tesi che sbloccando
una parte di questo iceberg, pe-
raltro in via di riduzione dopo
1 2,3,4,5,6,7,8