Page 2 - Opinione del 28-10-2012

di
ANDREA MANCIA
a Strada del Gusto individuata
attraversa per circa 60 km il
cuore del Parco Nazionale del
Gran Sasso e Monti della Laga, in-
teressando due Regioni (Abruzzo
e Lazio) e tre Province (Teramo,
L’Aquila, Rieti), una serie di comu-
ni e le loro frazioni, centinaia di
operatori economici (produttori,
agricoltori, ristoratori, albergatori,
commercianti) creando un interes-
sante itinerario tra antichi borghi
e paesaggi che già costituiscono
una meta obbligata per appassio-
nati della natura, sportivi e per tutti
coloro che vogliano tuffarsi in que-
sta oasi di verde, a pochi chilometri
dalle grandi città e, in estate, dalle
spiagge assolate del Tirreno e del-
l’Adriatico.
La Strada parte da Montorio al
Vomano (provincia di Teramo), si
sviluppa sulla SS80 seguendo il cor-
so del Fiume Vomano (Cusciano,
Poggio Umbricchio, Senarica, Ne-
rito), fino a Ortolano, deviando poi
per raggiungere e attraversare il La-
go di Campotosto (il più grande la-
go artificiale d’Europa) per risalire
(
Poggio Cancelli, Comillo Nuovo,
San Cipriano) verso Amatrice (Pro-
vincia di Rieti). La SS80 è un per-
corso stradale di collegamento mol-
to importante e suggestivo: è la
Strada maestra del Parco che attra-
versa il Parco nel territorio di con-
fine tra il massiccio del Gran Sasso
e la catena della Laga collegando
la provincia dell’Aquila con quella
di Teramo.
L
Questo percorso porta alla sco-
perta dei prodotti tradizionali e del-
le ricchezze nascoste del territorio.
Una vera e propria guida per ad-
dentrarsi alla ricerca della tipicità
e della qualità. Significativa è la
scelta, come uno dei “capolinea”,
di Amatrice, famosa per il sugo
all’amatriciana, che ha reso impro-
priamente celebre la cucina romana
nel mondo. Ogni anno ad agosto
si tiene la “Sagra degli spaghetti
all’amatriciana”. Amatrice deve la
sua gloria gastronomica ad una
tradizione antica; tanto profonda
era questa tradizione, che Amatrice
divenne la città dei cuochi dei Papi.
Elemento fondante della sua scuola
erano e sono le qualità degli ingre-
dienti primari: la carne di primis-
simo livello, grazie ai pascoli ab-
bondanti dei Monti della Laga, i
formaggi conseguenti e l’acqua, di
cui è ricco il territorio amatriciano.
Ad Amatrice, com’è stato affer-
mato in precedenza, è presente il
Parco in Miniatura”, un giardino
della conoscenza, dove sono ripro-
dotti in scala i monumenti, gli ani-
mali e l’intero territorio del Parco
Nazionale del Gran Sasso e dei
Monti della Laga.
Comunque, tutto l’itinerario
della Strada del Gusto attraversa
una zona è quasi autarchica per la
quantità di produzioni alimentari
che la rendono autosufficiente da
un lato e luogo di delizie per i tutti
i palati dall’altro. In quest’area
hanno vissuto per secoli, importan-
ti comunità che hanno lasciato
tracce nella storia gastronomica
di progetti che, grazie al sostegno
della ricerca universitaria, pongono
i prodotti del Parco al centro di un
interesse scientifico inedito, come
nel caso del progetto miele.
Su altri fronti, attraverso la
rete degli agricoltori custodi, è
stato possibile riscoprire e rilan-
ciare tanti prodotti territoriali di
vera eccellenza, individuando for-
me di sostegno e di integrazione
per le pratiche agricole di mon-
tagna o dare impulso alle attività
zootecniche. In questo ambito i
progetti e le attività in corso for-
mano nel loro insieme un’eredità
importante e necessaria, a van-
taggio della conservazione della
biodiversità e per il bene delle ge-
nerazioni future.
La proposta di un modello
compatibile e qualitativamente ec-
cellente è a tutt’oggi il criterio se-
guito dal Parco per lo sviluppo del
sistema agricolo e zootecnico. Un
modello che trova fondamento nel-
la crescente attenzione per la qua-
lità dei prodotti e dei territori di
produzione. Tale consapevolezza
ha ispirato l’Ente ad avviare pro-
cessi di partecipazione e di condi-
visione con i produttori locali, per
percorrere insieme la via della qua-
lità e della sostenibilità. Da questo
percorso è scaturita una grande re-
te di produttori di autentiche ec-
cellenze che dialogano costante-
mente con il Parco al fine di
preservare le identità tradizionali
e le economie locali, a vantaggio
della diversità alimentare e per un
consumo attento e consapevole.
II
AMBIENTE
II
La strada del Gusto nel sentiero del Gran Sasso
della zona. Senza contare le tradi-
zioni culinarie e le condizioni cli-
matiche ideali per produrre grandi
salumi e straordinari formaggi.
L’elenco dei prodotti tipici sono
quelli per la cui preparazione ven-
gono impiegati esclusivamente
prodotti legati al territorio. Ma, ol-
tre ai salumi a Denominazione di
Origine Protetta, ci sono altri pro-
dotti della norcineria che proprio
qui trovano il loro habitat ideale,
come ad esempio la Mortadella di
Campotosto.
Non moltissimi, ma ben radicati
sul territorio, sono i piatti della tra-
dizione che la zona conserva e che
si possono trovare in un viaggio
nel gusto. Diversi tra loro perché
legati alle materie prime disponibili
nelle aree di provenienza, sono i
piatti che un tempo erano “quelli
della domenica” e delle occasioni
importanti.
Il progetto di una “Strada del
Gusto” nasce dal forte impegno
profuso dall’Ente Parco Nazionale
del Gran Sasso e Monti della Laga,
sin dalla sua istituzione, nella tutela
e valorizzazione di un territorio e
di un ecossistema straordinari e
unici. Impegnato nella cura e nella
tutela del territorio come nella va-
lorizzazione del patrimonio antro-
pologico, il sostegno alle attività
agricole e zootecniche costituisce
per l’Ente Parco un ambito di par-
ticolare incisività. Un intervento
che vede il Parco schierarsi al fian-
co di coloro che in montagna por-
tano avanti forme di agricoltura e
di allevamento sostenibili, e partner
L’OPINIONE delle Libertà
DOMENICA 28 OTTOBRE 2012
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