Le rosse di Maranello sfrecciano negli Usa

Da bambino ebbi il privilegio di stringere la mano a Enzo Ferrari. Non sapevo chi fosse l’uomo coi capelli bianchi che mi stava davanti, ma mio padre, che era nato molto vicino a Maranello, sembrava essere molto affezionato a lui: e quindi sapevo che era qualcuno di importante. Quando ho raccontato questo ad Albert De Lauro, il presidente del Consiglio di amministrazione del “Ferrari Club of America”, probabilmente sentiva la stessa invidia positiva, quella vicina all’ammirazione e scevra da qualsiasi possibile sentimento di cattiveria. La Ferrari è ambasciatrice italiana in tutto il mondo. Per capire quanto siano importanti gli Stati Uniti per la Ferrari, basti dire che quando Stefano Domenicali si è dimesso pochi giorni fa da team principal, è stato sostituito da Marco Mattiacci, che ricopriva il ruolo di presidente di Ferrari North America, la rappresentanza ufficiale dell’azienda. Sentiamo da Albert De Lauro cos’è il Ferrari Club of America e perché è così importante per il rapporto tra Italia e Stati Uniti.

Il “Ferrari Club of America” è il più grande del mondo. Come è nato e cos’è di preciso?

La nostra storia è iniziata poco più di cinquant’anni fa, nel 1962, quando otto proprietari di Ferrari si incontrarono a Fort Wayne (Indiana) e decisero di dar vita ad un Ferrari Club. Erano otto amici che si riunivano e si godevano la loro passione comune e le loro auto, insieme. Questo piccolo gruppo di amici fondò il “Ferrari Club of America”. Nel 1963, il club venne ufficialmente formalizzato secondo le leggi degli Stati Uniti, e presto fu lo stesso Enzo Ferrari che scrisse per dare il permesso di utilizzare il marchio Ferrari, in pratica il distintivo rettangolare che si trova sul cofano dell’autovettura, quello con il cavallino rampante e lo sfondo giallo. Così nel 1964 siamo stati formalmente riconosciuti dalla Ferrari e dal suo fondatore come Ferrari Club negli Stati Uniti e in Canada. Da quel piccolo inizio a Fort Wayne, il club si diffuse in tutti gli Stati Uniti e in Canada. Credo che siamo l’unico Ferrari club al mondo ad avere ufficialmente membri in più di un Paese. Abbiamo un ottimo rapporto con l’azienda di Maranello e naturalmente con la Ferrari North America, che è la filiale dell’azienda Ferrari qui negli Stati Uniti e in Canada. Si tratta di un rapporto reciprocamente vantaggioso; ci sosteniamo a vicenda, è una buona partnership.

Siete presenti in diversi Stati in tutta l’America. In che modo?

Abbiamo oltre 5.500 membri sparsi tra i due Paesi. Geograficamente sono suddivisi in 16 aree regionali (regions) e alcune di queste sono ulteriormente suddivise in gruppi più piccoli chiamati chapters: al momento ne abbiamo 39. Non siamo un business, ma un’organizzazione per proprietari o semplici appassionati di Ferrari: abbiamo infatti alcuni membri che non posseggono una Ferrari, ma pensiamo che questa sia una buona cosa, perché sappiamo che, quando le loro carriere ed i loro successi lo permetteranno, ne acquisteranno una. Praticamente tutte le nostre attività si svolgono a livello locale: organizzare eventi ogni settimana in ogni location in Nord America sarebbe impossibile, se ciò dipendesse dall’organizzazione centrale del club. Quindi la nostra vera organizzazione è dal basso, e si basa sulle persone che organizzano i tanti eventi locali; a volte alcuni si riuniscono con altri per creare eventi più grandi. Ci aspettiamo che il numero dei chapters continui a crescere, che i nostri membri superino il numero di 6mila entro la fine dell’anno, e non c’è ragione per non pensare che si possa arrivare a 10mila o anche 20mila membri negli anni a venire.

Immaginiamo che non tutti i vostri membri siano italoamericani o italocanadesi, giusto?

Beh, ovviamente io sono un italoamericano, ma dobbiamo ricordare che praticamente tutti gli americani sono originari di altri Paesi, in tutto il mondo. Naturalmente è vero che molti dei nostri membri sono di origine italiana, in realtà un numero significativo, ma ugualmente altri sono originari del resto d’Europa, Asia, Africa, Centro e Sud America, ovunque!

È possibile sapere, più o meno, quante Ferrari ci sono attualmente negli Stati Uniti?

Noi in realtà abbiamo fatto qualche ricerca su questo. Non c’è un numero ufficiale: tuttavia, abbiamo lavorato con Ferrari North America per cercare di determinarne un numero che fosse ragionevole. Oggi ci sono circa 48mila Ferrari tra Stati Uniti e Canada, e il numero cresce di circa 2000 auto all’anno. Quest’ultimo numero cambia ogni anno; storicamente il Nord America è il più grande mercato per la Ferrari, visto che circa il 30% della produzione annua arriva qui. Anche la Cina è un mercato molto grande per la Ferrari, in continua crescita, ma per ora i loro numeri sono molto più piccoli rispetto ai numeri del Nord America. È importante considerare che queste non sono auto comuni: a meno che non siano distrutte da un incidente senza possibilità di essere riparate, esse continuano sempre ad esistere. Quindi ci aspettiamo che anche questo numero continuerà a crescere in modo significativo in futuro.

Quale è lo Stato con il più alto numero di Ferrari? Forse la California?

Beh, non lo sappiamo ufficialmente. Tendo a pensare che la California abbia un numero molto significativo di Ferrari, ma ce ne sono molte sulla costa orientale, in Florida o in qualsiasi grande area metropolitana come ad esempio Chicago o Dallas. Direi che se la California non è al numero uno per numero di Ferrari, è decisamente nei primi cinque.

C’è una persona in particolare nella storia del Ferrari Club of America che vale la pena di ricordare ai nostri lettori?

In realtà ci sono state troppe persone di grande impatto nella storia del Ferrari Club of America per essere in grado di menzionarne solo uno. Ma se potessi estendere un po’ il concetto direi che il punto più grande della nostra storia è stata la recente celebrazione del nostro cinquantesimo anniversario. Questo evento ha avuto il nome di “Cinquant’anni di Passione”: è stato un evento lungo un intero anno che ha riunito, probabilmente per l’ultima volta, la maggior parte dei nostri soci fondatori. Molti di loro sono ancora vivi, ma ovviamente stanno invecchiando: tuttavia, sono stati in grado di unirsi a tutti noi che siamo venuti dopo di loro, per festeggiare i nostri primi 50 anni e accogliere l’inizio dei 50 anni a seguire. Quindi, piuttosto che una sola persona, vorrei ricordare tutti i nostri soci fondatori! Sono John Delamater, Ralph Smith, John Lundin, Dick Merritt, Gerry Buhrman, Ken Hutchison, John Habach, e Larry Nicklin.

Seguite il Campionato mondiale di Formula 1?

Naturalmente, e tifo per la Ferrari. A volte guardo la gara con gli altri membri del club. C’è un gruppo qui a San Antonio (Texas) che si organizza spesso per guardare le gare sui maxischermi. Molti dei concessionari Ferrari organizzano eventi per vedere le gare di Formula 1 presso i loro saloni, in tutto il Nord America.

Ferrari è stato dichiarato per il secondo anno consecutivo, dalla londinese Brand Finance, il marchio più potente del mondo. A suo avviso, quanto di questo successo è dovuto ai Ferrari Club di tutto il mondo?

Con un marchio così forte è difficile quantificare l’impatto di un solo elemento, ma si può logicamente pensare che i Ferrari Club abbiano un enorme importanza sulla diffusione del marchio. L’azienda Ferrari fa le autovetture, che sono davvero opere d’arte, ma i club sono fondamentali per creare luoghi e situazioni in cui i loro proprietari le possono utilizzare ed esplorare a fondo le loro magnifiche qualità. Questo è qualcosa che Ferrari North America ci ha detto direttamente. Possono partecipare al nostro “Concorso di eleganza” negli Stati Uniti e in Canada; o se si preferisce si può guidare la propria auto, come ad esempio faccio io, nel modo per il quale è stata progettata per essere utilizzata, in circuiti e piste in occasione di eventi sponsorizzati dal club. Tutte queste attività diventano semplici attraverso i club, che forniscono anche un eccellente modo di incontrare altri individui con simili background e interessi. Ovviamente si può usare la propria Ferrari anche solo per andare a prendere un caffè: ma attraverso i club si riesce ad utilizzare l’auto più vicino al 100% delle sue capacità. Si può anche imparare diverse cose su come guidarla, in condizioni di sicurezza e non su strade pubbliche, a velocità superiore a quella normalmente permessa nelle aree comuni. Inoltre, organizziamo escursioni – a velocità normali – attraverso tutto il Nord America. Siamo una famiglia: tutti godiamo della reciproca compagnia. Così sia noi che l’azienda Ferrari riteniamo che i club forniscano mezzi significativi per mostrare le nostre auto al pubblico e per godercele al meglio. Questo è il modo con cui contribuiamo a migliorare l’impatto del marchio Ferrari in tutto il mondo. È interessante notare che nel corso del Ferrari Owners Club World Council (il consiglio mondiale dei proprietari di Ferrari) tenutosi a Maranello lo scorso anno, la Ferrari ha definito i club “ambasciatori del marchio in tutto il mondo”, e suppongo che i club siano esattamente questo.

Il club organizza viaggi a Maranello?

Non direttamente. Quello che facciamo è lavorare con Ferrari North America; se si è proprietario di una Ferrari si può organizzare un tour degli impianti in Italia. Io ho partecipato a quattro di essi. A volte abbiamo gruppi di persone del Ferrari Club of America che, come gruppo, organizzano un viaggio in Italia comprendendo la visita a Maranello, ma all’interno di un tour che riguarda anche altre favolose parti d’Italia, in particolare in Emilia Romagna con il suo vino, il suo cibo, la sua musica e l’infinita bellezza dei suoi favolosi luoghi.

Nel mese di giugno avrete il vostro evento internazionale annuale, quest’anno a Leesburg, Virginia. Come si svolge l’evento?

Come ho già detto, la maggior parte dei nostri eventi - oltre 800 all’anno negli Stati Uniti e in Canada - sono organizzati a livello locale. Tuttavia, una volta l’anno, tutti i club hanno la possibilità di stare insieme per una celebrazione della durata di cinque giorni di tutto ciò che è Ferrari: questo è il nostro evento annuale. Di solito si svolge in estate, sempre in un luogo diverso: cambiamo sede ogni anno attraverso tutto il Nord America in modo che tutti i nostri soci abbiano la possibilità di frequentarlo senza spostarsi troppo. Tra i molti eventi significativi condotti all’interno dell’incontro annuale, due sono fondamentali. Il primo è di livello mondiale: il nostro “Concorso di eleganza” ha gli standard di giudizio più elevati, così altamente considerati che la Ferrari ha ufficialmente adottato quelli sviluppati dal Ferrari Club of America, invitando anche a Maranello alcuni dei nostri giurati per i grandi eventi condotti dalla Ferrari. Se siete in grado di vincere un platinum award – il primo premio – significa che la vostra auto è veramente ok! Il secondo grande evento è l’opportunità di imparare di più sulla propria auto, frequentare un corso di guida veloce e, dopo essere stati opportunamente istruiti, guidarla ad alta velocità su pista, che in questo caso sarà il famoso Summit Point Raceway. Oltre ai due grandi eventi saranno organizzati altri eventi minori: un mercato, un rally attraverso la splendida campagna della Virginia, molte opportunità di mangiare e bere e anche due competizioni che esistono una volta all’anno, solo in questo caso: “Coppa Bella Macchina” e “Coppa GT”. Il Concorso di eleganza è qualcosa che valuta la vettura per la sua originalità e la sua condizione: quindi se avete una macchina originale ed è in ottime condizioni, farete bene. La Coppa Bella Macchina è un concorso per le auto che hanno appena vinto il platinum award nel Concorso di eleganza. Sia le auto che i proprietari sono valutati per determinare se ogni singolo componente di quella macchina funziona correttamente: è una valutazione così dettagliata che di solito ci vogliono un paio d’ore per completarla. Può sembrare semplice, ma posso assicurare che non lo è. Tutto deve funzionare perfettamente e nessun difetto è consentito. Se c’è una qualsiasi cosa che non funziona correttamente, sia pure un componente minore come una piccola luce nel vano portaoggetti, si è squalificati. Tutto è rivisto ed esaminato e, naturalmente, il conducente deve sapere come utilizzare ogni singolo componente della vettura. Coppa GT è molto più difficile: si tratta di un test del conducente. Se il proprietario ha passato il test della Coppa Bella Macchina, lui/lei deve poi andare in pista con la Ferrari per dimostrare che la sa utilizzare correttamente per almeno il 70% delle capacità dell’auto. Un valutatore esperto sale in macchina col proprietario. Quindi, se avete una macchina moderna, diciamo ad esempio una Ferrari 458, saper sfruttare il 70% della capacità di quella macchina significa essere in grado di guidare molto veloce: richiede un livello molto elevato di abilità.

Come ultima domanda, le chiediamo di descriverci cosa significa - da italoamericano - essere un orgoglioso proprietario di una Ferrari

Possedere e guidare una Ferrari è una cosa meravigliosa, indipendentemente dalle proprie radici. Così da bambino il fatto di poter possedere e guidare una Ferrari tutta mia era fantastico e allo stesso tempo troppo lontano per poter sperare seriamente di farlo un giorno: ora, da adulto, vedere tutti quei sogni diventare realtà è meraviglioso e difficile da poter descrivere. Io amo il fatto di essere italoamericano e non c’è altra eredità culturale che avrei mai voluto avere, perché ho la migliore possibile.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:45